L’ultima novità che arriva da Palazzo Gentile ha un nome inglese. Green account manager evolution, o più semplicemente G.A.M.E.
Altrimenti detto una nuova idea – rigorosamente in rete – per coinvolgere i NEET (quella fascia di popolazione giovanile tra i 16 e i 35 anni che non studia né lavora), affinché possano sentirsi inclusi in un tessuto sociale ed economico che troppo spesso li lascia abbandonati a sé stessi, e farli diventare, appunto, Green account manager. E quindi utilissimi al territorio e agli attori (leggasi aziende, specie quelle turistiche) che investono sul territorio, e vorrebbero farlo sempre meglio.
Spieghiamo meglio, allora.
Tutto parte dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) che, quasi due mesi fa, chiede ai singoli enti proposte progettuali per interventi volti stimolare il protagonismo giovanile attraverso il loro coinvolgimento diretto nella progettazione e realizzazione di azioni territoriali (e susseguente rilancio, ovviamente), da parte della popolazione nella fascia di età dai 16 ai 35 anni.
Per fare ciò, sono stanziati quasi cinque milioni di euro, da suddividere, però, in base alla popolazione dei singoli Comuni (per quelli da 15.001 fino a 100mila abitanti, il finanziamento massimo è di 120mila euro), ai quali si deve aggiungere un cofinanziamento “proprio” del 20 per cento rispetto al costo del progetto.
Da corso Vittorio Emanuele, allora, decidono di partecipare con il G.A.M.E, appunto. “Un percorso formativo – si legge meglio spulciando il progetto – e una serie di azioni volte allo sviluppo e alla crescita delle loro competenze e che possano sviluppare le loro competenze all’interno del perimetro della promozione turistica territoriale. Si intenderà realizzare un percorso di formazione per la creazione di opportunità di apprendimento non formale al fine di provvedere al rafforzamento di competenze personali e sociali, ma al tempo stesso teso alla creazione di nuove professionalità utili al territorio e funzionali alla promozione turistica e allo sviluppo economico delle aziende locali, specie quelle rurali”.
Come accadrà tutto questo? Attraverso cinque azioni. Lancio della attività progettuali, comunicazione istituzionale e selezione per il percorso formativo di 30 giovani di età compresa fra i 16 e 35 anni selezionati principalmente fra i cosiddetti NEET; percorso formativo di 500 ore – da far fare a un soggetto scelto tramite un bando di gara – finalizzato alla creazione dell’Account local manager, ossia di un operatore per l’accoglienza turistica locale e servizi integrati per il territorio; creazione e sviluppo di un Game territoriale, come strumento ludico-promozionale delle potenzialità del territorio locale e rurale; apertura di uno sportello informativo alla “Casa della Musica”, (immobile di proprietà comunale e gestito dal consorzio Social Lab, e struttura che, nelle intenzioni, diventerà sede principale della attività progettuali), per le opportunità formative e lavorative principalmente nel settore turistico locale; creazione di un Centro servizi per le aziende del territorio (ristoratori, bed and breakfast, agriturismi, alberghi, come pure piccole aziende di eccellenza artigiana e produttiva locale) per proporre loro la realizzazione o il potenziamento del sito aziendale, della pagina o del profilo Facebook o del profilo Instagram.
Altrimenti detto, allora: rilancio del territorio attraverso il protagonismo giovanile. Quest’ultimo sarà raggiunto “quando i giovani avranno preso coscienza delle proprie abilità, competenze scolastiche e personali e avranno padronanza degli strumenti di ricerca attiva delle opportunità a loro riservate (per i più giovani scuola/formazione per i più grandi formazione/lavoro)”.
L’intero progetto ha un costo stimato di 150mila euro, di cui 120mila da chiedere come finanziamento e il restante da coprire con fondi comunali.