A che punto è lo sviluppo della Rete di cure palliative nella Regione Puglia? Secondo gli ultimi dati*, il tasso di copertura in Regione è pari al 36%, ovvero accede a questo tipo di trattamento sanitario, riservato tipicamente ai malati cronici o nella fase terminale della vita, circa una persona su 3.
Nel 2023 risultavano prese in carico in Regione 4719 persone, di cui 2613 al domicilio, da una Rete che ancora sconta molte criticità e che è sostenuta dalla presenza determinante del Terzo Settore che gestisce, in regime di convenzione pubblico privato, molte strutture. In tutta la Regione sono presenti solo 16 hospice di cui 7 pubblici, 7 privati e 2 a gestione mista.
Per dare slancio al settore, rafforzando la Rete sul territorio e sensibilizzando la cittadinanza sul valore dell’accompagnamento al fine vita come diritto per tutti, Federazione Cure palliative, realtà che coordina 110 enti del Terzo Settore impegnati a diverso titolo in tutto il territorio nazionale con 5000 volontari, ha fatto tappa a Bitonto con un grande evento che si è svolto all’Auditorium Fondazione Santi Medici.
Dopo un incontro a porte chiuse in cui i rappresentanti del Consiglio Direttivo di FCP hanno incontrato gli ETS locali, la cittadinanza ha potuto assistere allo spettacolo “C’è vita finché c’è vita” prodotto dalla Fondazione Gigi Ghirotti di Genova.
L’iniziativa ha offerto l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte rispetto al diritto per tutti all’accompagnamento nella fase finale della vita sancito dalla Legge 38 del 2010, traguardo ancora lontano ma su cui istituzioni ed ETS stanno lavorando insieme.
“La rete del Terzo Settore rappresenta una risorsa essenziale per garantire l’accesso alle cure palliative in modo capillare e integrato con il sistema pubblico ed è per questo che Federazione tiene moltissimo al dialogo con gli ETS sul territorio – commenta Tania Piccione, Presidente di FCP – Il diritto a questo tipo di trattamenti è ancora negato e vede grandi disparità territoriali, con il Sud particolarmente penalizzato. Il successo di questa tappa a Bitonto, con una grande presenza di pubblico addetto ai lavori e non, conferma l’interesse sul tema e ci spinge a lavorare per costruire sempre più consapevolezza contro stereotipi e cattiva informazione.”