Un cittadino, Pasquale Rapio, da sempre attento alla Cosa pubblica, ci scrive per avanzare una proposta circa la possibile soluzione della crisi idrica.
“In relazione alla crisi idrica e in merito alla proposta formulata dal consigliere Franco Natilla, che ha proposto di trasformazione delle cave dismesse in biolaghi, da alimentare con la raccolta delle acque piovane,e per il successivo uso irriguo in agricoltura, vorrei rappresentare che a fianco di questa splendida idea si possono utilizzare, nell’immediato, i 9500 mc giornalieri di acque raffinate del depuratore cittadino.
Infatti, da circa 8 anni, il nostro depuratore è stato oggetto di un lavoro di potenziamento che ha prodotto la depurazione delle acque per l’impiego ad uso irriguo.
Inoltre mi preme rappresentare che nel 2016 la nostra Amministrazione ha provato ad utilizzare le acque del depuratore per uso irriguo, intercettando appositi fondi regionale POR, ma l’idea non ebbe seguito a causa di una scarsa manifestazione di interesse delle associazioni di categoria e agricoltori.
Mi chiedo se la proposta dei biolaghi può naufragare di fronte a una scarsa manifestazione di interesse degli agricoltori, molto attenti al prezzo finale dell’ acqua.
In sostanza e considerato che la Regione e l’Aqp sono sollecitati positivamete sull’argomento recupero acqua dai depuratori non sarebbe il caso di riprendere tale progetto, risollecitando con una idonea campagna di informazione e avvisi pubblici gli operatori agricoli a una nuova manifestazione di interesse?“.