Al termine dell’incontro – Regione Puglia, Ufficio Scolastico Regionale Puglia e Sindacati scuola di Puglia – il presidente Michele Emiliano, nelle conclusioni, ha affermato di aver ascoltato le nostre richieste ma, l’impressione è che la prossima ordinanza non sarà molto diversa da quella attualmente vigente.
Tra le note positive – secondo i Segretari generali Cisl Puglia e Cisl Scuola Puglia, Antonio Castellucci e Roberto Calienno – l’impegno assunto dallo stesso Presidente di creare nuclei di sanità scolastica (dotazione di medici ed infermieri in grado di effettuare tamponi veloci) con l’obiettivo di superare il gap comunicativo registrato tra scuole e uffici di prevenzione.
Invece, sicuramente inopportuno il riferimento del governatore ad una scuola in grado di accogliere i figli di coloro i quali devono necessariamente andare al lavoro: insomma torna tra le righe il principio inaccettabile di scuola parcheggio.
La Cisl Scuola Puglia ha poi denunciato i disagi generati dall’Ordinanza regionale 413:
1. a causa dell’inadeguatezza dei cablaggi di rete in Puglia, come nell’intero Paese, vi è un concreto problema nella fruizione delle lezioni a distanza a causa delle concomitanti trasmissioni a distanza (tantissime le classi, specie del primo ciclo, con alunni in presenza e altri a distanza);
2. l’ordinanza non riconosce adeguatamente l’autonomia delle scuole ed i principi costituzionali della Libertà di insegnamento;
3. crea disparità di trattamento tra gli studenti in presenza e quelli che seguono da casa.
Per questo, Cisl Puglia e Cisl Scuola Puglia, in considerazione delle dichiarazioni dell’assessore alla Sanità Lopalco, estremamente preoccupanti dal punto di vista epidemiologico, hanno chiesto provvedimenti:
urgenti, prudenti e che contemplino il ricorso esclusivo alla didattica a distanza, per tutto il mese di dicembre utilizzando questo periodo per risolvere definitivamente il problema dei trasporti: sarebbe davvero eccessivo trascorrere un intero anno scolastico facendo ricorso alla didattica non in presenza;
omogenei per l’intero territorio regionale per garantire la parità di trattamento di tutti gli studenti, il diritto-dovere di istruzione e la sicurezza degli studenti e di tutti gli operatori delle scuole: dirigenti, docenti, personale ATA.