Opere pubbliche che cambieranno il volto di Bitonto, lavori lasciati in eredità dalla precedente amministrazione, ora sono in dirittura d’arrivo. «Piazza Caduti del Terrorismo, finalmente arrivano i tasselli mancanti». Ad annunciarlo, è l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Santoruvo. È una bella notizia per la città che attende da un po’ il reale completamento della riqualificazione di questo sito, nonché uno dei quattro interventi previsti nel progetto “Lungolama”, finanziato con fondi Cipe nell’ambito del Patto per la Città Metropolitana di Bari. «L’impresa esecutrice -ha precisato l’assessore- sta installando le ringhiere mancanti, i cui tempi di consegna si sono allungati a causa della mancanza delle materie prime». La prima ad essere stata montata, ieri, è stata quella intorno alla cabina elettrica. «È in fase di ultimazione -ha aggiunto- anche l’area dei cani che sarà protetta da una ringhiera. È stata, prima di tutto, ripulita. Sono state tagliate tutte le erbacce». Prossimo intervento, la nuova illuminazione a led che «attende di essere completata da parte dell’Enel in quanto -ha spiegato l’assessore- tutta la parte riguardante l’installazione è stata ampiamente terminata». Il nuovo volto della piazza è pronto a splendere. Ci siamo quasi e uno dei primi cantieri del “Lungolama” sarà ufficialmente chiuso. La piazza, però, è stata già inaugurata il 30 dicembre scorso in memoria di Anna Rosa Tarantino. Una data non casuale, allora, visto che qui nel 2017 si consumò un brutale omicidio di mafia e a perdere la vita, nello scontro a fuoco tra clan rivali, fu proprio l’anziana cittadina. I lavori più consistenti sono stati conclusi in dieci mesi, con ritardi causati dai rinvenimenti archeologici risalenti al IV secolo a.C. Si tratta di un corredo funerario appartenente ad un uomo e una donna (una terza è in corso di rilevazione) entrambi di 40/50 anni. Comprende vasi scialbati da simposio, una pseudo-pisside sormontata da una figura femminile inginocchiata, un piatto frammentario e un peso da telaio. Al momento, pare siano ancora nei depositi della Soprintendenza. Ma quando sono stati ritrovati l’allora sindaco Michele Abbaticchio ha paventato l’ipotesi di una collaborazione con il Comune «per la creazione all’interno dell’ex Pretura di un grande museo archeologico a livello regionale, in modo da sfruttare l’immenso patrimonio archeologico rinvenuto negli anni». Oggi, la piazza è dotata di un’area pedonale e una ludica immersa nel verde, meticolosamente curato anche da alcune scolaresche. Un buon esempio di cittadinanza attiva, al contrario di chi, invece, attraversa, a quanto pare, la piazza in sella a bici elettriche sporcando la pavimentazione e aumentando il rischio di incidenti. Alcuni interventi per potenziare il livello di sicurezza sono stati, fortunatamente, eseguiti. «La piazza è videosorvegliata», ha sottolineato Santoruvo. Gli spazi sono stati ridefiniti anche in virtù della presenza delle chiese di San Valentino e di Sant’Andrea. L’area pedonale ora è lambita solo da un ramo stradale, percorribile in un senso di marcia e con parcheggi laterali.