Sono state consegnate le chiavi del centro antiviolenza comunale (Cav) dell’ambito territoriale di Bitonto e Palo del Colle nelle mani di “Io sono mia”. L’associazione di promozione sociale contro la violenza sulle donne e la cultura di genere è attiva sul territorio bitontino dal 2013 e dal 2015 ha aperto un omonimo centro antiviolenza. Oggi aggiunge un altro tassello importante al suo percorso. «Uno degli obiettivi del cav comunale -ha detto la direttrice Ivana Stellacci- è quello di potenziare la rete antiviolenza territoriale attraverso la sua stessa formalizzazione perché è importante che ci sia linguaggio comune e strumenti condivisi per interventi più efficaci e per ridurre ogni tipo di violenza».
«È il primo servizio che si avvia da quando si è insediata la nostra amministrazione -ha dichiarato il sindaco di Bitonto Francesco Paolo Ricci-. Sono contento di partire dal sociale. Abbiamo recuperato la sinergia con Palo del Colle accogliendo la domanda di Io sono mia». Stesso orgoglio è condiviso, infatti, da chi amministra la vicina città, il sindaco Tommaso Amendolara e l’assessore ai servizi sociali Teresa Lanzisera. «Il Cav è un servizio essenziale e importante -ha aggiunto Silvia Altamura, assessore ai servizi sociali di Bitonto- perché rappresenta un punto di ascolto qualificato». Bisogna sottolinearlo perché spesso di questa parola ne si fa abuso. Ascoltare attivamente e non semplicemente sentire, è un primo passo per potere accogliere con cura ed empatia la vita di una persona, farla (ri)splendere contro la volontà di chi, invece, avrebbe voluto seppellirla. Un verbo forte riportato sulle maglie delle socie della presente associazione, indossate ieri durante la presentazione del Cav nella sala consiliare di Palazzo Gentile a Bitonto. Riprende la campagna di sensibilizzazione contro la violenza portata da loro avanti a novembre dello scorso anno, ma che deve diventare un messaggio per tutta la comunità. «Siamo semi e possiamo sempre fiorire», ha sottolineato Elisabetta Tonon, responsabile prevenzione di questa realtà. Il Cav comunale in loro gestione, fino allo scorso anno era, invece, nelle mani della cooperativa Crisi. Nessuna persona che ne avesse avuto bisogno, frattanto, è mai stata lasciata sola. Mantiene le sue due sedi, la principale a Palo in via Umberto I e a Bitonto da oggi in via Monsignore Calamita 18. Nella prima i giorni di apertura saranno il lunedì e il venerdì dalle 9:30 alle 12:30, il giovedì dalle 15:30 alle 18:30, nella seconda, invece, il martedì e il venerdì dalle 15:30 alle 18:30. Offrirà diversi servizi in sinergia, per l’appunto, con quelli comunali: ascolto telefonico (3807458616), attività di aiuto e sostegno psicosociale, consulenza legale, orientamento per servizi territoriali e inserimento lavorativo. Continueranno le campagne di prevenzione e sensibilizzazione. «Coinvolgeremo le scuole di ogni ordine e grado partendo dall’infanzia con attività di riconoscimento e destrutturazione degli stereotipi -ha anticipato Stellacci-. Attiveremo corsi di formazione anche per genitori e docenti. Nelle secondarie di secondo grado si procederà con il progetto “Trasforma l’amo in t’amo” e tanto altro ancora» tra slow mob, racconti di fiabe, laboratori con i genitori e il teatro. Ma cosa più importante, «consegniamo – ha concluso Tonon- simbolicamente la chiave del nostro centro a tutta la comunità perché la violenza è anche una sua responsabilità».