Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un articolo (https://www.dabitonto.com/cronaca/premiati-a-roma-100-ambasciatori-nazionali-nel-comitato-d-onore-il-cav-gaetano-brattoli.htm) nel quale abbiamo parlato del nostro concittadino, il Cav. Gaetano Brattoli, capo di gabinetto di Enasarco, consigliere della Università LUM, nonché noto imprenditore nei settori del turismo, finanziario e assicurativo, che ha fatto parte del Comitato d’Onore che ha premiato i 100 Ambasciatori Nazional che si sono distinti nell’anno 2019.
In questi giorni abbiamo avuto il piacere di raggiungere il Cav. Brattoli, che gentilmente ha risposto ad alcune nostre domande e curiosità.
Cav. Brattoli, Lei ormai è un habitué dei Comitati che selezionano eccellenze italiane: cosa si prova a svolgere questo importante compito?
Beh, innanzitutto è un grande piacere e un grande onore per me: per questo ringrazio Riccardo Dell’Anna, organizzatore di questi eventi.
Inoltre, è come se ogni volta fosse la prima: conoscere aziende, enti locali, ma soprattutto Uomini e Donne (maiuscole richiesta dall’intervistato, ndr) che nel loro piccolo si contraddistinguono e diventano delle eccellenze è sempre molto bello e affascinante.
Non solo! Conoscere le loro storie, la loro vita, la fatica, il lavoro e la passione che li ha portati a raggiungere certi risultati è molto bello ed entusiasmante.
Un po’, allora, si riconosce in ognuno di loro…
Esatto! Soprattutto nel lavoro e nella passione: non si raggiungono mail risultati senza il lavoro, ma se a questo non accompagni la passione per quello che fai, rimane tutto come se avessi svolto il compitino giornaliero; la passione invece è il motore che ti aiuta a guardare oltre e a capire che puoi sempre dare qualcosa in più.
In questo modo il lavoro ti pesa meno ed è più gratificante.
Tornando alla premiazione dei 100 Ambasciatori Nazionali, c’è un premiato in particolare che ha ottenuto maggiormente la sua attenzione?
Direi che non c’è una preferenza particolare, però quello che invece mi ha impressionato è quanta ricchezza c’è nella cosiddetta “provincia italiana”.
Abbiamo voluto premiare chi, fra aziende o enti locali, come comuni a volte piccolissimi, ha portato in auge ricchezze e peculiarità della propria terra, facendole conoscere alla nazione o, in alcuni casi, in tutto il mondo.
Io per primo sono nato e cresciuto in provincia, in questa nostra terra che ha sempre offerto tanto in termini di risorse, sia a livello naturale, vedi il nostro olio conosciuto in tutto il mondo, sia a livello artigianale, vedi le nostre aziende manifatturiere: pertanto è stato bello conoscere e riconoscersi con altri luoghi, magari distanti fisicamente, ma vicinissimi in termini di ricchezza territoriale.
Per concludere, cosa le lascia questa ennesima esperienza?
Cosa lascia a me, ma anche cosa vuole lasciare agli occhi di tutti: che l’Italia è un Paese ricco di risorse, che vanno assolutamente valorizzate, e che per farsi conoscere al mondo non c’è bisogno di cercar fortuna altrove.
La fortuna l’abbiamo in casa: è la nostra terra, i nostri usi, i nostri costumi e la nostra tradizione.
A questo aggiungiamo lavoro e passione e tutti nel nostro piccolo potremo diventare delle eccellenze.
Grazie Cavaliere, a questo punto ci diamo appuntamento a prossimi eventi simili…
Assolutamente si! Grazie a voi…