È ripartita da poco la campagna olivicola che rappresenta, da sempre, la maggiore fonte di reddito, la più antica vocazione, per il nostro territorio. È sicuramente il periodo più lungo dell’anno per la raccolta che comincia, solitamente, con la domenica dei Santi Medici ad ottobre e termina con l’Immacolata a dicembre.
Lo scorso anno le Forze dell’Ordine hanno messo a punto un piano di controllo solido e integrato, per cui sono riusciti a controllare e prevenire i reati predatori, riducendo i furti del 30% rispetto alla stagione precedente.
Nei giorni scorsi si sono riuniti in diversi incontri gli agricoltori, le associazioni di categoria, i rappresentanti del Comune, gli istituti di vigilanza e tutte le forze di polizia, per studiare come meglio tutelare il patrimonio agricolo e supportare le attività di prevenzione e repressione. Sono stati sollecitati gli agricoltori ad intensificare l’uso delle fototrappole per dare un maggior riscontro alle attività di indagine; i frantoiani saranno soggetti a capillari controlli e ispezioni, grazie al coinvolgimento della Polizia Provinciale e della Asl di Bari. Tutto per tutelare le esigenze delle persone e garantire sicurezza all’attività produttiva.
La cooperazione tra il vicequestore agg. Fabrizio Gargiulo, il Capitano dell’arma in s.v. Giuseppe Salierno, il Luogotenente delle fiamme gialle Mario Perillo, il Maggiore Gaetano Paciullo, fornirà dei servizi alternati per sostenere l’attività degli istituti di vigilanza, attenti conoscitori dell’agro bitontino e primo front office per il cittadino.
Molto spesso, l’anno scorso – e anche in questa estate – la maggior parte dei furti venivano commessi da donne e minori, spesso incensurati che, quindi, finiscono per essere denunciati a piede libero. Ci si augura che, anche quest’anno, le attività messe in campo possano dare maggiori risultati. A questo, probabilmente, si aggiungerà il fatto che le gelate hanno messo a dura prova le nostre campagne di Palombaio e Mariotto che sono, al netto, senza olive. Probabilmente, i furti si sposteranno in paesi costieri e limitrofi dove la raccolta sarà più ricca.