Circa 950mila euro per costituire un sistema diffuso e specializzato di contenuti librari tradizionali e tecnologicamente avanzati che permettano di unire all’offerta della Biblioteca comunale Rogadeo da un lato un sistema di contenuti specialistici coerenti con le diverse vocazioni territoriali e dall’altro un modello di fruizione avanzato (libri, multimedia, servizi e proposte tecnologiche).
Rendere Bitonto, in definitiva, sempre più a vocazione (poli)culturale, tecnologicamente all’avanguardia per rispondere alle domande del territorio.
L’amministrazione bussa alla Regione Puglia, e ha risposto nei giorni scorsi all’Avviso Pubblico “per la realizzazione di progetti di COMMUNITY LIBRARY” presentato a giugno, e che chiede ai Comuni – pare siano quasi 170 le domande arrivate – idee che vedano le biblioteche sempre più un presidio di partecipazione e coesione culturale della comunità. E in grado di offrire servizi innovativi per la promozione di lettura e cultura.
E il progetto presentato dal Comune, licenziato anche dalla giunta comunale, sembra avere le idee chiare.
La Biblioteca, che ha già nuova vita grazie ai progetti del Sistema ambientale culturale (Sac) “Nord barese” di questi ultimi anni, sarà sempre più al centro di un sistema policentrico culturale a otto frecce.
Si chiama “Polibris – Poli librari innovativi specialistici”. Se realizzato, consentirà di realizzare un sistema policentrico costituito da 8 luoghi con vocazioni differenti.
Uno: La sede centrale Biblioteca comunale intesa come centro di coordinamento, programmazione e formazione del sistema Polibris.
Due: un centro biblioteca/mediateca legato alle nuove tecnologie e all’ITC con particolare attenzione alla produzione multimediale e audiovisiva, ubicato nel Centro tecnologico e FabLab.
Tre: un centro biblioteca/spazio esperienziale/laboratorio del territorio per la valorizzazione della produzione olearia e olivicola, ubicata nel Laboratorio Urbano,
Quattro: un centro biblioteca/mediateca/spazio tecnologico dedicato all’infanzia, alle famiglie e alle giovani generazioni, ubicato presso il Primo Circolo Didattico “Nicola Fornelli”.
Cinque: un front office decentrato destinato a migliorare la promozione e diffusione dell’offerta complessiva del sistema Polibris, ubicato nel Torrione Angioino.
Sei: una sede decentrata destinata a ospitare una programmazione e un’offerta parallela a quella del Circolo “N. Fornelli” dedicata a infanzia, famiglie e giovani generazioni, ubicata presso il centro di Villa Sylos.
Sei e sette: due sedi decentrate biblioteca/mediateca nelle frazioni di Palombaio e Mariotto.
Senza dimenticare il Torrione angioino, che in questo disegno sarà una sorta di Front office decentrato, dove ci sarà una postazione completa per la consultazione online del patrimonio librario del sistema e delle attività dell’ intero progetto.
C’è anche dell’altro. Nelle volontà di Palazzo Gentile, infatti, ci sarà la massima apertura ai partner pubblici e privati e ai Comitati di quartiere anche per creare una cabina di regia che sappia coordinare il tutto.
“I gestori – si legge nella Relazione illustrativa del progetto – saranno coinvolti nella costituzione della cabina di regia, per le azioni di coinvolgimento del pubblico e per l’elaborazione dell’offerta e dei servizi al pubblico. Per la futura gestione saranno inoltre i Comitati di Quartiere che potranno contribuire alla futura gestione con un sistema di coinvolgendo la comunità in forme di volontariato che saranno coordinate dalla cabina di regia”.
In definitiva, dunque, “Polibris – recita sempre il Piano presentato alla Regione – intende dotare la città di Bitonto di un sistema policentrico, innovativo, specializzato di offerta culturale che sia base e stimolo per l’arricchimento culturale dell’intera cittadinanza, e costituisca motivo di interesse per lo sviluppo di iniziative destinate a valorizzare il territorio”.