Bitonto diventa “Città dei Festival” da venerdì 3 settembre a domenica 3 ottobre 2021.
Quattro location dislocate su tutto il territorio: il teatro “Tommaso Traetta”, la riqualificata Villa Sylos, il chiostro del Seminario Vescovile e la Masseria “Lama Balice”. Trentotto eventi per dodici Festival diversi: dallo storico jazz festival, fino al blues, alla lirica e alle performance di deejay, dalla tradizionale musica folkloristica a quella d’autore; e poi ancora poesia, teatro per adulti e bambini.
Parte di qui il progetto “Bitonto Città dei Festival”, da un’idea dell’assessorato alle Politiche Culturali e realizzato in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. “Nonostante il 2021 sia ancora caratterizzato dalle forti limitazioni dovute alla Pandemia e alle misure di contenimento dei contagi, si è ritenuto opportuno riprogrammare il progetto Città dei Festival con tempi e modalità differenti rispetto al passato – ha detto durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa l’assessore al ramo Rino Mangini -. Sono convinto che il progetto sia utile alla città di Bitonto e sia fondamentale per la ripresa della vita socio-culturale pubblica dopo mesi di chiusure e di sospensione delle attività culturali e artistiche”.
“Sin da febbraio – ha continuato l’assessore -, insieme ai direttori artistici, ci siamo interrogati su come ritornare in scena. E lo abbiamo fatto dando vita finalmente ad una rete, difficile da accettare nel nostro territorio”.
La scelta dei dodici festival si è compiuta valutando due fattori: la loro partecipazione al bando 2019, l’ultimo pre-pandemia, e l’aver avuto almeno tre cofinanziamenti privati nelle scorse edizioni.
“Il partenariato pubblico-privato è stato per noi sempre importante. La crisi dovuta al Covid però non avrebbe permesso alle aziende di investire molto. Per questo il Comune ha avviato con ciascun direttore artistico una trattativa, promettendo di farsi carico dei costi di realizzazione nel rispetto della normativa, che vieta tra l’altro di svolgere eventi in piazze storiche che già ospitano altre attività”.
Il Comune sosterrà infatti circa 160mila euro di spese, a fronte di 60mila di cofinanziamento ai festival.
L’Amministrazione comunale “ritiene doveroso – ha aggiunto il sindaco, Michele Abbaticchio – valorizzare questo progetto assicurandone la continuità con l’organizzazione di una edizione 2021, soprattutto al fine di salvaguardare l’investimento pluriennale sul progetto ‘Bitonto Città dei Festival’. Il rischio, infatti, è quello che si perda la continuità del progetto e quindi la sua sostenibilità nel tempo. Il progetto Bitonto Città dei Festival è importante anche perché favorisce di fatto la riappropriazione degli spazi pubblici e degli spazi culturali della città, specie nella ripresa post pandemica”.
L’edizione 2021, che il sindaco ha voluto dedicare proprio agli artisti che hanno subito più di altre categorie la crisi economica dovuta al Covid, verrà sostenuta anche dal Teatro Pubblico Pugliese che, da oltre un decennio, collabora attivamente con il Comune: “Siamo felici di accompagnare anche in questa iniziativa la città di Bitonto con una programmazione capace di promuovere tutte le arti performative e figurative – ha detto Sante Levante, direttore del Tpp. – Iniziative come questa servono a riavvicinare il pubblico all’arte e alla cultura e ai luoghi che per troppo tempo sono stati feriti e demonizzati e che invece abbiamo il dovere di riportare alla vita”.
L’idea è stata sposata appieno da tutti i dodici direttori artistici dei festival: “Finalmente riparte la Rete dei Festival bitontini. Finalmente riparte la Bitonto dell’arte e della cultura, la Bitonto attraente degli ultimi anni – ha detto soddisfatto Emanuele Di Mundo, presidente dell’associazione InJazz che ha rappresentato il pensiero di tutti i suoi colleghi -. Il progetto 2021 propone – sia pur in forma ridotta (a causa della penuria di risorse provocata dalla pandemia) – la consueta varietà di offerta, che spazia dalla musica alla prosa, con performance dedicate alle diverse sensibilità di una vasta platea di cittadini, adulti e bambini. Sono certo di interpretare il pensiero di tutte le altre associazioni ed enti organizzatori nel voler esprimere profonda gratitudine alla giunta e agli infaticabili sindaco e assessore Mangini, che hanno fortemente voluto la ripartenza della Rete dei Festival per tornare a stimolare lo spirito, oltre a favorire l’indotto economico legato agli eventi. Soprattutto perché le difficoltà organizzative dovute ai tempi ristretti e ai condizionamenti imposti dalla legislazione di emergenza sono state stemperate dall’accollo della logistica da parte della pubblica amministrazione. Uno dei meriti fondamentali che va riconosciuto all’ amministrazione del Comune di Bitonto è stato quello di valorizzare le attività svolte dalle associazioni operanti sul territorio – che su base volontaristica mantengono vivi gli stimoli artistici e culturali – canalizzandole e coordinandole in un progetto unico denominato Rete dei Festival, che deve il suo indiscusso successo alla ricchezza dei contenuti dei singoli eventi”.
La Rete dei festival, inoltre, quest’anno sostiene il Centro antiviolenza “Io sono Mia” operativo sul territorio di Bitonto – Palombaio – Mariotto al fine di promuovere a tutta la cittadinanza la presenza di questo servizio gratuito che si occupa di contrastare la violenza sulle donne e la violenza di genere. In ogni festival sarà presente del materiale informativo sul Centro antiviolenza “Io sono Mia” con il numero di telefono attivo h24.