Revocato.
È questa la fine (momentanea?) del Piano di risanamento dell’Azienda servizi vari, arrivato alla genesi dopo una lunghissima attesa, ma che deve essere già rivisto.
Proprio nella giornata di ieri, questo giornale telematico lo ha presentato a grandi linee (clicca qui per articolo https://bit.ly/2EEcWII), mettendone in risalto cosa si vuole fare per risanare gli ultimi tre bilanci in rosso, creatisi per colpa degli appalti presi fuori Bitonto.
Ebbene, tutto è da rivedere perché un’altra spada di Damocle è arrivata, e non è un qualcosa non di poco conto. Questo: “in data 19 novembre 2018 è giunta all’indirizzo PEC di ASV spa una missiva a firma dello studio legaleVinti di Roma, che agisce nell’interesse della società Sartori srl. La società Sartori srl ha richiesto a ASV spa il pagamento della somma di euro 480mila euro relativamente a un debito di Camassambiente spa sulla commessa del Comune di Cerveteri. Più in dettaglio, come è ben noto, la ASV spa su Cerveteri è in ATI orizzontale con la Camassambiente spa. Non ci si dilunga sulle notizie circa l’apertura del concordato preventivo contro la Camassambiente spa pendente presso il Tribunale di Bari, ma sta di fatto che la richiesta della Sartori srl verso la ASV spa si basa sul principio di solidarietà passiva delle società partecipanti in ATI che trova il suo fondamento sull’art. 48 del D.Lgs. n. 50/2016 in tema di normativa in materia di partecipazione delle società in raggruppamenti temporanei d’impresa”.
Un altro debito, dunque. Non partorito dalla Asv, ma dalla società con cui si è costituita l’Associazione temporanea d’impresa per l’appalto nel Comune romano.
“Questa problematica, pertanto, pone un problema di aggiornamento del Piano di Risanamento che allo stato si presenta parziale”, si legge nelle carte.
Tutto da rifare, allora, perché il Piano va rivisto.