Era ai domiciliari.
Aveva trasformato la sua dimora in un
emporio della droga.
È stato arrestato dai Carabinieri.
È tornato ai
domiciliari (forse per proseguire l’attività d’impresa?).
È la parabola italianamente assurda di un 52enne
bitontino, nella cui casa gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto cocaina e
hashish, nonostante fosse agli arresti domiciliari.
Non poteva non scattare l’arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio
di sostanze stupefacenti e inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.
Nel corso della
perquisizione compiuta presso l’abitazione dell’uomo, la caccia al tesoro “stupefacente”
ha prodotto un risultato sorprendente. In un pensile della cucina, è stato scoperto
un cipollotto con 45 grammi di cocaina pura, nonché un bilancino elettronico di
precisione e della sostanza probabilmente utilizzata per il taglio della
stessa, tra cui bicarbonato e creatina. In un altro pensile, invece, è stato
scovato un panetto di hashish da 500 grammi, nascosto tra delle scatole di
medicinali.
Da un pacchetto di sigarette, riposto su di una mensola, sempre in cucina, sono
invece saltate fuori 13 dosi di cocaina, pronte per essere smerciate, mentre
nel cesto della spazzatura sono stati beccati numerosi ritagli di buste in
cellophane, evidentemente utilizzati per confezionare le singole dosi.