“Gli aumenti delle bollette stanno causando un fermento che sta mettendo a dura prova la pazienza dei piccoli commercianti di Puglia”: parole
durissime quelle del Presidente Unionecommercio-UniPuglia, Savino Montaruli che aggiunge: “il costo quadruplicato delle bollette energetiche, delle utenze e delle materie prime sta definitivamente portando sul lastrico, fino alla chiusura definitiva, le piccole imprese pugliesi. Finito il periodo “istituzionale” della pandemia, le piccole imprese si sono trovate a fare i conti non solo con le situazioni debitorie accumulate nel corso dei due drammatici anni ma anche con gli aumenti inspiegabili e con forte connotazione speculativa delle bollette e delle materie prime. Sarà difficile che tali aumenti possano essere riversati sul consumatore finale, visto il calo dei consumi ma questo non è da escludere. Ben presto nella città di Andria, ad esempio, il costo della tazzina di caffè al banco potrebbe arrivare a toccare i due euro. Altro che i dieci centesimi aumentati ad inizio anno quando, in modo strumentale e anacronistico, i commercianti si sono fatti strumentalizzare ed ora stanno piangendo. Se non si potranno dunque riversare gli aumenti sul consumatore finale allora l’alternativa sarà la chiusura totale delle imprese, soprattutto quelle che più delle altre
utilizzano apparecchi di consumo energetico, come bar, ristoranti, pizzerie ed esercizi similari. Come Unionecommercio-UniPuglia temiamo
una fortissima tensione sociale anche e soprattutto da parte di quelle Imprese che non possono neppure chiudere o cessare le attività a causa
del fortissimo indebitamento che le espone all’usura ed alla criminalità. Anche su questo fronte, come componente Antiracket, stiamo monitorando la situazione ma la politica tutta concentrata su se stessa, sui propri adepti che ambiscono a privilegi senza limiti e senza meriti, non se ne rende conto anche se ben presto si troverà a fare i conti con uno stato di tensione sociale mai visto prima d’ora. Chissà se almeno allora si decideranno ad alzare il sedere dalle comodo poltrone frutto di spartizioni” – ha concluso il leader sindacale pugliese che si approssima ad incontrare il Sindaco di Bari e Presidente nazionale ANCI, Antonio Decaro, nelle prossime ore a Palazzo di Città nel capoluogo di Regione.