Per
capire cosa sia davvero il Centro “Informagiovani”,
basta andare sul sito del Comune.
“Si
occupa principalmente – si
legge –di orientare il
pubblico giovanile su attività di formazione, lavoro, tempo libero,
sport, cultura e al suo interno è predisposto anche un punto
Europa per
dare supporto ai cittadini sulle opportunità derivanti dai programmi
comunitari-Garanzia Giovani”.
Tradotto,
significa che in questo ufficio, dunque, i tanti ragazzi e non che
non riescono a trovare lavoro,possono
trovare un punto di riferimento importante, anche se non la panacea
per combattere il dramma della disoccupazione. Una specie di piccolo
Ufficio di collocamento situato non in via Dossetti, ma in corso
Vittorio Emanuele, con tanto di postazione
a disposizione della
cittadinanza per navigare in Internet.
Il
Centro, situato al piano terra di Palazzo Gentile, aperto dal martedì
al giovedì dalle 9.30 alle 13, e gestito dal personale comunale con
il contributo dei volontari del Servizio civile, è attivo da circa
sei mesi.
La
città, in realtà, lo attendeva da oltre 20 anni. Tanti lo hanno
annunciato o promesso, ma è diventato realtà soltanto nell’ultimo
anno del mandato di Michele Abbaticchio, che pure ne parlava da quasi
due anni.
Una
curiosità, però, sorge spontanea.
Ma
dopo quasi 180 giorni di attività, quali sono i numeri di questoInformagiovani?
Quali le utenze più servite? Quali tipologie di lavoro sono quelle
più cercate e gettonate? Ci sono stati i primi risultati ottenuti?
In
teoria – e almeno a parole – tutti dicono sì.
Il
problema è che sono proprio i dati a mancare, perché nessuno finora
si è preoccupato di fare un report completo dell’attività dello
sportello, e di comunicarlo alla cittadinanza.
Già
un paio di mesi fa, il “daBITONTO”, nella sua versione cartacea (n° 307 – settembre 2016), ha tentato
di capirci qualcosa in più, ma è stato impossibile.
“I
cittadini – spiegava una ragazza del Servizio civile impiegata al Centro giovani,
– sono
ben informati sull’esistenza di questo Sportello, e soprattutto
all’inizio venivano in grande quantità per consultare le nostre
bacheche e gli annunci di lavoro. L’età media è davvero la più
disparata, perché ci sono anche tanti meno giovani che hanno perso
lavoro e ne vogliono un altro. I numeri? Ci sono solo quelli non
ufficiali, ma a breve verrà fatto un report completo”.
Anche
l’assessore al ramo, Giuseppe Fioriello, confermava tutto ciò. Vi
erano solo dati parziali, ma che di lì a breve avremmo conosciuti
quelli ufficiali.
“E’
nelle nostre intenzioni – sottolinea
– fare
un comunicato stampa relativamente a tutta l’attività dello
sportello, i risultati e gli obiettivi raggiunti, e sulle dinamiche
che si stanno prospettando”.
Bene,
benissimo. Peccato, però, che sia passato il Natale e sotto l’albero tutto
sia ancora sconosciuto.