Da più di
vent’anni, ormai, il marchio di fabbrica per eccellenza della criminalità
bitontina sono gli assalti ai tir.
Se prima le squadre specializzate agivano addirittura con il carico in
movimento, correndo grossi pericoli che portarono anche qualche rapinatore a
lasciarci le penne nei numerosi incidenti stradali registrati, adesso i gruppi
preferiscono muoversi colpendo i tir in sosta nelle aree di servizio lungo le
principali arterie autostradali italiane.
Gli assalti, però, alle volte possono anche fallire.
E’ il caso, ad esempio, dei cinque
bitontini in trasferta arrestati giovedì dalla Polizia Stradale dopo un
inseguimento tra le Marche e l’Abruzzo lungo l’Autostrada A14.
I cinque erano soliti impadronirsi del carico tagliando i teloni dei mezzi pesanti
ed operando senza che i conducenti si accorgessero di nulla.
Stesso film si era ripetuto giovedì nell’area di servizio Chienti Ovest a
Civitanova Marche.
Incappucciati e vestiti di scuro, avevano
rubato 19 televisori da 55
pollici, caricandoli su un autocarro di loro
possesso. Conclusa l’operazione, erano ripartiti verso sud con il proprio mezzo
pesante e con una Renault Megane.
I loro movimenti, però, non sono passati inosservati alle pattuglie della
Polizia Stradale, impegnate in specifici controlli in zona a causa dei numerosi
colpi delle scorse settimane. Immediatamente, quindi, è partito l’inseguimento,
conclusosi nell’area di servizio Vomano, nel territorio del Comune di Morro
d’Oro, con l’arresto dei cinque rapinatori, che avevano tentato invano di
fuggire anche a piedi.
Damiano Ignomeriello, 47 anni, Giovanni
Sgaramella, 28 anni, Filippo Cozzella, 57 anni, Emanuele D’Arsini, 27 anni,
Marco Liso, 58 anni, sono stati già processati per direttissima venerdì.
Per quattro di loro, Ignomeriello, Cozzella, D’Arsini e Liso si sono schiuse le
porte del Carcere di Teramo, mentre Sgaramella ha ottenuto gli arresti
domiciliari.
La refurtiva, del valore di circa 40mila
euro, è stata restituita all’autista polacco dell’autoarticolato.