C’è un limite a tutto.
Nei giorni scorsi, emanata la direttiva in base alla quale tutti i treni delle tratte regionali dovevano rispettare il limite di velocità di 50 chilometri orari, i viaggiatori se n’erano fatti una ragione.
Logico il crollo degli utenti sui vagoni della gloriosa Bari nord con tutto quello che ne consegue.
Però, se i convogli sono stati trasformati in lumache per motivi di sicurezza, non è ammissibile che i bus della Ferrotramviaria in direzione Barletta siano sovraffollati, stracolmi di gente, specie nelle ore di punta e nelle corse scolastiche, con ragazzi in piedi in pieno corridoio.
E qui la premura per la sicurezza è andata a farsi benedire? E sventurati gli autisti, che le provano tutte per gestire queste condizioni disumane, e che ci sembrano pure loro vittime di questa situazione paradossale.
Intanto, gli impegni e gli appuntamenti degli utenti restano imperiosi, anche e soprattutto se dovessero arrivare in ritardo, identici i costi di biglietti e abbonamenti.
E allora, che fare?