Immagine

WEB PROJECT MANAGER
Alessandro Intini

domenica, 18 Maggio, 2025
No Result
View All Result
Immagine

DIRETTORE DA BITONTO
Mario Sicolo

DaBitonto.com
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche
DaBitonto.com
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche
No Result
View All Result
DaBitonto.com
No Result
View All Result

Home » A spasso con la Storia/L’uomo che rubò la Gioconda. Vincenzo Peruggia e l’incredibile furto della Monna Lisa a Parigi

A spasso con la Storia/L’uomo che rubò la Gioconda. Vincenzo Peruggia e l’incredibile furto della Monna Lisa a Parigi

Tutto è avvenuto la mattina del 21 agosto 1911. La motivazione? Restituirlo al Belpaese

Michele Cotugno De Palma by Michele Cotugno De Palma
17 Settembre 2021
in Cronaca
A spasso con la Storia/L’uomo che rubò la Gioconda. Vincenzo Peruggia e l’incredibile furto della Monna Lisa a Parigi
Condividi con FacebookCondividi con WhatsappCondividi via Email

Questa domenica la iniziamo così.

Con una frase, una dichiarazione, che, a suo modo, è passata alla storia. “Vedano, ho avuto intenzione di portare in patria il dipinto di Leonardo senza alcuno scopo interessato”.

Le prime parole di Vincenzo Peruggia, di professione imbianchino, ma passato alla gloria (ma sarà stata vera gloria? Oh, scusaci tanto Alessandro se ti abbiamo scomodato) per aver compiuto un furto unico nel suo genere: quello della Gioconda, custodita al “Louvre” di Parigi e proprio per questo uno dei dipinti più famosi di tutto il mondo.

Proprio Vincenzo Peruggia, nato vicino Varese nel 1881 e in Francia già da inizio ‘900, aveva posto il quadro nella sua nuova teca qualche tempo prima, essendo un operaio al servizio del museo. E grazie a questo, sapeva bene dove mettere le mani, i turni delle guardie e le migliori strade da seguire per uscire dal museo indisturbato.

Dalla sua parte due fattori molto importanti: il quadro non è molto grande e il custode aveva il vizio di appisolarsi durante il lavoro. E così, quella mattina del 21 agosto 1911, un lunedì, giorno di chiusura del museo, approfittando di un momento di distrazione del guardiano, entrò nel museo senza farsi vedere da nessuno, estrasse il quadro dalla teca, lo nascose dentro il cappotto e si allontanò dall’ingresso senza farsi notare. Tornato a casa nascose il dipinto sotto un tavolo, senza dire niente a nessuno.

Tutto improvvisato e soltanto fortuna? Per niente, anzi. Il giovane imbianchino aveva idee diaboliche e studiate fino all’ultimo dei dettagli. Perché? La sera prima era uscito con degli amici, fingendo di ubriacarsi e facendosi accompagnare a casa. La mattina invece uscì presto senza farsi vedere dal cugino che viveva con lui o dalla portinaia del palazzo. Allo stesso modo, dopo il furto, fu attentissimo a non farsi vedere, tornò a dormire e aspettò di essere chiamato dal cugino. Fingendo di essere nervoso perché in ritardo al lavoro, si fece notare dalla portinaia e altri vicini, e scappò al museo dove apprese la tragica notizia. Facendo finta di nulla, ovviamente.

Il quadro intanto rimase per tantissimi mesi sotto il tavolo dell’imbianchino lombardo, che dopo qualche tempo tornò in Italia per appenderlo in cucina. Solo momentaneamente, però, perché la sua volontà era quella di restituirla proprio al Belpaese. Convinto, erroneamente, di fare una cosa gradita perché rubato da Napoleone Bonaparte.

 

Dopo oltre due anni (due anni) Peruggia cercò di mettersi in contatto con un antiquario per restituire quel capolavoro, ma questo gesto è l’inizio della fine perché l’antiquario, insieme al direttore del museo degli Uffizi, studiò un piano esemplare per ingannarlo e incastrarlo.

Inevitabile l’arresto e il processo, a Firenze, nel quale ha sempre dichiarato di aver agito per patriottismo e non spinto o comprato da qualcuno. Fu condannato a un anno e quindici giorni, poi ridotti a sette mesi e quattro giorni. Nel frattempo, “Monna Lisa” era già tornata al suo posto, festeggiata e accolta con giubilo, mentre il giovane imbianchino, senza soldi e lavoro, fuori dal carcere fu abbandonato da (quasi) tutti.

È morto nel 1924, il dì del suo 44esimo compleanno, a causa di un infarto.

 

Articolo Precedente

Primo Raduno “Ciclisti per caso” e Benedizione della Cappella San Domenico

Prossimo Articolo

Cimitero di Bitonto. Finalmente disponibili nuovi loculi e ossari realizzati nella parte sud-ovest

Related Posts

FUTSAL – Batticuore Bitonto: pari col Canicattì e finalissima per l’A2 Élite col Sulmona
Cronaca

FUTSAL – Batticuore Bitonto: pari col Canicattì e finalissima per l’A2 Élite col Sulmona

18 Maggio 2025
FUTSAL – Playoff scudetto. Le leonesse sbancano Salandra e si aggiudicano il primo round col CMB
Cronaca

FUTSAL – Playoff scudetto. Le leonesse sbancano Salandra e si aggiudicano il primo round col CMB

18 Maggio 2025
I residenti di via Berlinguer: “La riqualificazione della zona resta incompleta”
Cronaca

I residenti di via Berlinguer: “La riqualificazione della zona resta incompleta”

18 Maggio 2025
Un altro impianto fotovoltaico nel nostro territorio. Sinistra Italiana-AVS: “Adesso basta! Fermatevi!”
Cronaca

Un altro impianto fotovoltaico nel nostro territorio. Sinistra Italiana-AVS: “Adesso basta! Fermatevi!”

18 Maggio 2025
Domattina, sopralluoghi nelle campagne bitontine dei tecnici regionali per verificare i danni da calamità
Cronaca

Domattina, sopralluoghi nelle campagne bitontine dei tecnici regionali per verificare i danni da calamità

18 Maggio 2025
Dal 19 al 23 maggio va in scena la Settimana della legalità “Radici di legalità, fiori di memoria”
Cronaca

Dal 19 al 23 maggio va in scena la Settimana della legalità “Radici di legalità, fiori di memoria”

18 Maggio 2025
Prossimo Articolo
Cimitero di Bitonto. Finalmente disponibili nuovi loculi e ossari realizzati nella parte sud-ovest

Cimitero di Bitonto. Finalmente disponibili nuovi loculi e ossari realizzati nella parte sud-ovest

Notizie dall'Area Metropolitana

giovani ciclisti
Comunicato Stampa

Grande successo per la 3ª Giornata Azzurra dedicata ai giovani ciclisti

by La Redazione
7 Maggio 2025

Un'altra domenica di entusiasmo e passione per la 3ª Giornata Azzurra, nuovo grande appuntamento per i giovani ciclisti. I talenti...

Leggi l'articoloDetails
riuso

Sanb presenta la Festa del Riuso. Domani la prima giornata nel centro raccolta di Ruvo

26 Aprile 2025
campioni regionali

2º XC Colle San Pietro, Vittorio Carrer (Team Eracle) e Ilenia Fulgido (Team Valnoce) campioni regionali

16 Aprile 2025
“Monopoli, dal mare alla valle”. Domani l’inaugurazione della mostra fotografica

“Monopoli, dal mare alla valle”. Domani l’inaugurazione della mostra fotografica

9 Aprile 2025
mario cipollini

Mario Cipollini in Puglia, testimonial d’eccezione del nostro ciclismo

8 Aprile 2025

Rubriche

femminicidio
Passi...nel Tempo

Passi…nel Tempo/Il primo femminicidio del Novecento a Bitonto?

by Michele Cotugno
17 Maggio 2025

È di poche settimane fa, la notizia dell’ultimo femminicidio, a Mariotto, che ha visto la morte di Lucia Chiapperini, per...

Tesla un genio scomodo

Tesla un genio scomodo

16 Maggio 2025

Mensile Online

DaBitonto.com

Privacy Policy Cookie Policy

Follow Us

  • Il Progetto
  • Redazione
  • La tua pubblicità
  • Contatta la redazione

© 2024 daBITONTO / Gruppo Intini srl - P.IVA 07183780720 Testata giornalistica – Reg. stampa n.684/2013 Tribunale di Bari
powered by Comma3

No Result
View All Result
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura e Spettacolo
  • Sport
  • Aziende
  • Rubriche

© 2024 daBITONTO / Gruppo Intini srl - P.IVA 07183780720 Testata giornalistica – Reg. stampa n.684/2013 Tribunale di Bari
powered by Comma3