Il Centro antiviolenza (Cav) comunale “Io sono Mia”, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza maschile contro le donne, organizza per tutto il mese di novembre una serie di eventi, che rientrano tra le attività previste dal Programma Antiviolenza Ex-Change, finanziato dalla Regione Puglia e cofinanziato dall’Ambito territoriale Bitonto-Palo del Colle.
Tutti i mercoledì di novembre si terrà la rassegna di letture animate senza stereotipi di genere “Fiabe rovesciate”, curate dalla compagnia teatrale femminista LATONON – Teatro d’autrice.
Gli appuntamenti previsti saranno ospitati al Torrione Angioino di Bitonto e al Laboratorio urbano Rigenera di Palo del Colle.
La rassegna “Fiabe rovesciate” prevede quattro date, inaugurate mercoledì 8 novembre alle ore 17 nella sede del Laboratorio urbano Rigenera con “Oh che uovo! & Pinguino e Pigna” di e con Marzia Colucci ed Elisabetta Tonon. Due letture animate con pupazzi sulla meraviglia della differenza e sul significato dell’amore (età consigliata 2 – 6 anni).
Al momento inaugurale interverranno la responsabile del Cav comunale Ivana Stellacci, i sindaci Francesco Paolo Ricci e Tommaso Amendolara, le assessore alle Pari opportunità Marianna Legista e Rosa Mastrandrea, le assessore al Welfare Silvia Altamura e Teresa Lanzisera.
Gli altri appuntamenti sono:
15 novembre | ore 17 (Torrione Angioino – Bitonto): “Oh che uovo! & Pinguino e Pigna” di e con Marzia Colucci ed Elisabetta Tonon. Due letture animate con pupazzi sulla meraviglia della differenza e sul significato dell’amore (età consigliata 2 – 6 anni)
22 novembre | ore 17 (Torrione Angioino – Bitonto): “Una storia spaziale” di e con Marzia Colucci ed Elisabetta Tonon. Racconto teatralizzato sull’importanza di essere un pianeta (età consigliata 5 – 9 anni)
29 novembre | ore 17 (Laboratorio urbano Rigenera – Palo del Colle): “Una storia spaziale” di e con Marzia Colucci ed Elisabetta Tonon. Racconto teatralizzato sull’importanza di essere un pianeta (età consigliata 5 – 9 anni)
L’ingresso è gratuito su prenotazione al numero 375.806.56.38 (Compagnia teatrale LATONON – Teatro d’autrice).
«Anni fa abbiamo coniato il termine “fiabe rovesciate” – racconta Ivana Stellacci, presidente del Cav Io sono Mia – per definire quei racconti per l’infanzia in cui non sono presenti stereotipi di genere o in cui si offre un ventaglio più ricco di opportunità, da cui attingere modalità sane di interazione con il mondo, in cui si presenta una visione non stereotipata dei ruoli di genere o, comunque, in cui si fa riflettere sulla differenza come risorsa. È importante che il lavoro di prevenzione della violenza maschile sulle donne parta sin dalla più tenera età mostrando delle alternative di gestione non violenta dei conflitti e sottolineando il rispetto di tutte le differenze».
Giovedì 23 novembre alle ore 17.30 al Laboratorio urbano Rigenera di Palo del Colle è previsto, inoltre, il primo appuntamento con l’iniziativa “AperiMia”, incontro a ingresso gratuito, al quale è invitata a partecipare tutta la cittadinanza. Si discuterà di violenza maschile sulle donne e si lavorerà sulla consapevolezza di alcuni stereotipi interiorizzati attraverso un percorso creativo con la tecnica del caviardage grazie alla guida di Anna D’Attolico, formatrice certificata del Metodo Caviardage®.
“La violenza contro le donne va combattuta tutto l’anno – dichiara l’assessora alle Pari opportunità del Comune di Bitonto, Marianna Legista –. Le iniziative che mettiamo in campo a novembre in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne devono, dunque, rappresentare molto più di un semplice momento celebrativo, invitandoci a un impegno quotidiano con azioni informative rivolte anche e soprattutto alle generazioni più giovani”.
“Formazione, informazione e servizi di supporto psicologico e sociale – aggiunge l’assessora al Welfare, Silvia Altamura – sono le tre principali direttrici lungo le quali incanalare gli sforzi per essere concretamente al fianco delle donne vittime di soprusi e violenze, puntando in particolar modo a fare prevenzione, spiegando come violare le donne equivalga a violare i loro diritti umani e condannare sé stessi alla barbarie e all’inciviltà”.