Per la serie: piove sempre sul bagnato.
Non
bastava un soggetto, la Servizi ambientali nord barese (Sanb), non
solo in forte ritardo, ma già pieno di debiti, e al quale il Comune
ha dovuto dare, recentemente, altri 22mila euro. Oltre agli ulteriori sei
mesi di proroga all’Azienda servizi vari per il servizio di Igiene
urbana in città.
Non
era sufficiente una Tari, la tassa sui rifiuti, aumentata anche nel
2016 e che darà il “rimborso” ai più virtuosi in materia di
differenziata soltanto a partire dall’anno prossimo.
Ora
arriva anche una delle aliquote regionali più alte per il
conferimento dei rifiuti in discarica per il 2017: 22,82 euro a
tonnellata. A causa della percentuale di differenziata media troppo
bassa, il 30 per cento, fatta registrare nell’anno che sta per
concludersi. Lontanissima da quel 40 per cento promesso quattro anni e mezzo fa in
campagna elettorale…
Significa,
denaro alla mano, che i bitontini potrebbero ricevere un ultieriore, inevitabile, aumento della ex Tarsu anche per l’anno prossimo.
Certo,
si dirà, 12 mesi fa, di questi tempi, l’aliquota che la Regione
ci aveva assegnato era addirittura superiore, 25,82 euro, e che poi
ci siamo salvati grazie ai risultati conseguiti a giugno.
Ma,
basta guardarsi attorno per non stare assolutamente tranquilli, anche
perché tutti gli altri Comuni impegnati nello stesso Ambito
territoriale bitontino, Aro Bari 1, fanno meglio. Molfetta, Ruvo,
Corato e Terlizzi.
Merito
anche della raccolta porta a porta allargata attivata da qualche
mese, e che a Bitonto è ancora al palo, o quasi.
“L’estensione
del porta a porta – dice il sindaco Michele Abbaticchio alla
“Gazzetta del Mezzogiorno” – è nel nostro programma, è
già stato deliberato, ma adesso stiamo combattendo con la
burocrazia. I primi tre mesi del 2017 saranno decisivi”.