DI ALINA LICCIONE
Purtroppo in Puglia il batterio della Xylella ha distrutto più di sei milioni di alberi d’ulivo, in particolare in Salento attaccando le varietà della Cellina di Nardò.
Questi alberi secolari dalle folte e rigogliose chiome dotati di tronchi scultura straordinariamente belli simbolo da preservare e difendere che ci rende famosi in tutto il mondo per il loro scenografico aspetto e le per le pregevoli caratteristiche, si sono trasformati in veri e propri alberi fantasma.
Lo scenario inevitabilmente scatena ripercussioni negli animi e nella psiche di chi si ritrova ad osservare quelle porzioni di Puglia dall’aspetto spettrale.
Un giorno, mossa da un profondo senso di tristezza causato da questo ingente danno ambientale, Michela Anastasia brillante artista originaria di Lecce ha dato forma ad un progetto molto apprezzabile chiamato “La Favolosa”.
Utilizzando materiali sostenibili ha creato un mono-orecchino costituito da otto foglie, otto come il simbolo dell’infinito perché infinito è l’amore che lei nutre per la sua terra.
Questo accessorio molto raffinato e leggerissimo ci riporta alla forma esatta nonché alle caratteristiche estetiche di un ramo di albero d’ulivo, si indossa al lobo dell’orecchio sinistro affinché possa giungere sino all’altezza del cuore poiché lungo 25 centimetri.
Il nome del progetto si rifà alla cultivar Favolosa 17, specie tra le più resistenti all’attacco della malattia, lo hanno dimostrato studi effettuati da professionisti specializzati ed esperti del settore.
Con il ricavato dalle vendite di questi orecchini estremamente raffinati Michy Anastasia acquista nuove piante d’olivo per ripopolare piano piano le campagne salentine che hanno perso buona parte di un tesoro rappresentativo di un’identità territoriale da tutelare e valorizzare.
Questi orecchini sono presenti in vari colori, si spazia dal giallo oro colore dell’olio extravergine d’oliva ingrediente principe nella nostra cucina pugliese e non solo , al verde in tutte le sue tonalità giungendo sino all’argento proprio come le sfumature delle chiome degli alberi, bianco come le nuvole , azzurro come il cielo che funge da tetto alle nostre campagne, bronzo come le sfumature dei tronchi.
Una forma di resistenza e resilienza intrisa di arte e poesia che denota un animo nobile proprio come quello di Michela e di tante altre persone dotate anche di menti brillanti e virtuose che pensando e creando si adoperano per mettere in atto svariate iniziative a supporto di territori colpiti da crisi ambientale e climatica.