Urbanistica e
territorio. Due settori distinti ma che si intrecciano nella pianificazione
dell’Amministrazione Abbaticchio. Ieri mattina in una conferenza stampa il
primo cittadino, l’assessore al Territorio, Rosa Calò, e i consiglieri
comunali, appartenenti alla terza commissione, Francesco Paolo Cuoccio e Francesco
Mundo, hanno illustrato gli ultimi sviluppi e le future novità proprio in tema
di urbanistica e territorio.
Questo è un
incontro per sottolineare come nel settore urbanistica, lavori pubblici e
territorio ci stiamo sorreggendo all’assessore Calò e ai due consiglieri comunali
della 3^ Commissione che hanno maggiori e specifiche competenze in materia in
quanto ingegneri, ovvero Francesco Paolo Cuoccio e Francesco Mundo – ha esordito
il sindaco Abbaticchio –. Questo briefing serve per dimostrare su cosa ci
stiamo occupando e quali sono le possibilità future, tra l’altro già appurate
dai specifici dirigenti».
«Come
amministrazione e coalizione vogliamo lanciare due messaggi –
ha spiegato –. Il primo è legato alla
pianificazione territoriale ed abbiamo lanciato una sfida con un indirizzo ben
preciso rivolto al nostro dirigente Sangirardi, il primo dirigente a tempo
pieno arrivato lo scorso gennaio, al quale abbiamo chiesto di andare avanti col
PUG: dal 1980 non si vede infatti un piano regolatore, è necessario un
adeguamento del PUTT – PPTR, ovvero fare una fotografia dell’esistente e riprogettare
il territorio secondo le linee di interpretazione dettata dalle direttive europee
e dalla legge regionale n. 20/2000. Secondo aspetto è legato proprio al nuovo
PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale), che ha definito le aree città-campagne.
Abbiamo partecipato al bando di questo piano strategico importante con un
gruppo intercomunale, di cui Bitonto è capofila di tre comuni, Terlizzi,
Giovinazzo e Bari. È un’area che racchiude due parchi, come Lama Balice e
quello dell’Alta Murgia. Dall’assessore regionale Barbanente abbiamo già
ricevuto un primo parere positivo a questo piano di valorizzazione del
territorio».
«Il
nostro obiettivo è quello di promuovere la visione di città promessa in
campagna elettorale, operando sia sotto il profilo urbanistico che del
territorio – ha concluso il primo cittadino –: valorizzazione dei parchi naturali,
aumentare le aree verdi, incrementare il patrimonio edilizio e puntare alla
mobilità ciclistica. Ed in questa ottica rientrano gli interventi di piste
ciclabili in via Cela e alla via vecchia per Palese, attraverso fondi comunitari
con i quali ristruttureremo la strada, inseriremo l’illuminazione pubblica e la
videosorveglianza, pedonalizzeremo l’area. Tutto questo potrà così aumentare il
valore dell’immobile per il singolo privato».
Dal consigliere
della lista “Giovani con Michele Abbaticchio”, Francesco Paolo Cuoccio, attenzione a quello che sarà un punto all’ordine
del giorno nell’odierna seduta del Consiglio comunale, ovvero”Variante all’art. 23 delle NTA del PRG.
«È
un provvedimento che va a sciogliere tutte le problematiche legate allo stallo
dell’edilizia sul territorio bitontino e a dare stimolo alle attività
individuali e private che possono andare incontro a esigenze collettività. Si tratta
della modifica all’articolo 23 del regolamento delle NTA, riguarda le zone F:
ogni comune individua sul proprio territorio delle aree in cui insediare
servizi di pubblica utilità, indifferentemente dai proprietari. Finora lungaggini
burocratiche non hanno consentito di realizzare tutto quanto necessario per i
quartieri. Questo provvedimento vuole snellire proprio questo iter: non si
passerà più dall’esproprio, il Comune non sarà più obbligato all’esproprio ma, una
volta recepita la proposta da parte del privato avente titolo, il privato
tramite una procedura snella potrà intervenire su quell’area per creare servizi
di pubblica utilità, semplificandone così il loro intervento».
Il consigliere del
Partito Socialista Italiano, Francesco Mundo,
spiega dapprima cosa si intende per servizi e poi passa in rassegna altri
eventuali possibili interventi.
«Quando
parliamo di servizi parliamo di opere di urbanizzazione secondaria, ovvero
edilizia scolastica primaria e secondaria, aree comune da destinare a verde e
ad attività a carattere collettivo. Su queste aree ci può essere l’interesse
del privato a progettare e utilizzare tramite project financing. Per l’ente pubblico
è un vantaggio perché così si superano le difficoltà finanziarie».
«Questa
modifica non dovrebbe trovare ostacoli perché viene salvaguardata la pianificazione
urbana – ha aggiunto –.
Ci sono poi anche altri interventi con diverse proposte allo studio: quando si
chiede il permesso di costruire, per realizzare l’opera vengono corrisposti
degli oneri concessori che comprendono anche i costi di costruzione versati dal
privato. Stiamo pensando ad una riduzione significativa, questo anche guardando
a cosa accade nelle realtà circostanti. Ed ancora, l’inserimento dell’attività
edilizia ad interventi ecocompatibili, legati alla ecosostenibilità della mobilità
urbana: quando si realizza un fabbricato bisogna vincolare delle aree, ad
esempio a parcheggio. Non si è mai pensato ad aree di intermobilità urbana,
favorendo il parcheggio e l’uso della bicicletta, oppure aree destinate alla
raccolta differenziata. Anche per l’edificabilità
delle zone E, le zone agricole, sono allo studio dell’amministrazione alcune
variazioni, seppur minime, delle norme che vanno nella direzione di restituire
il territorio ai cittadini e avvicinare i cittadini alla campagna».
Su mobilità
ciclistica e PAES pone l’attenzione l’assessore
Calò.
«C’è
una legge regionale, la n.1/2013, che vincola ed impegna gli enti a promuovere
l’uso della bicicletta sui propri territori, e nei PUG è obbligatorio prevedere
piste ciclabili e una mobilità nuova – ha ricordato –. Quanto al PAES, il Piano di azione per l’Energia
Sostenibile, il Comune di Bitonto ha aderito al Patto dei Sindaci, un accordo
tra sindaci di tutta Europa che si impegnano a portare avanti un programma
basato sulla formula “20-20-20”: ci si impegna nel 2020 a ridurre del 20% le
immissioni di CO?nell’atmosfera e ad aumentare del 20% la produzione di energia da fonti
sostenibili. Ora si parla entro il 2030 di alzare l’asticella tra il 40-50%».
«Le
città che aderiscono a questo patto devono redigere un piano di azione per l’energia
sostenibile, entro un anno, in cui si scrive su cosa la comunità si impegna per
raggiungere questo obiettivo. Il programma riguarda anche l’urbanistica, la
mobilità, l’informazione, l’energia, i consumi di acqua e gas –
ha concluso l’assessore –. A breve uscirà
l’avviso pubblico utile a costituire il gruppo di lavoro per redigere il PAES
ed entro dicembre il piano dovrà essere varato e pubblicato a Bruxelles. Una
volta ricevuto l’ok da Bruxelles dobbiamo metterci subito al lavoro. Previsti
anche passaggi con gli stakeholders, i portatori di interesse, che devono poter
dare il loro contributo affinché queste siano azioni il più efficaci
possibili,prima di arrivare in Consiglio comunale. È un piano che va verso un
cambiamento degli stili di vita. Il gruppo sarà composto da professionalità
diverse, ingegneri, esperti di impiantistica. A disposizione 15mila euro».
Chiusura col
sindaco Abbaticchio che ha annunciato la richiesta di finanziamento per l’efficientamento
energetico dei beni culturali e la quasi ormai certa inaugurazione del ponte di
via Palo entro giugno.