Il gruppo “Re Pambanelle”, il cui presidente è Tina Masciale, e il dott. Michele Muschitiello, suo storico fondatore, hanno fatto registrare il sold out con la commedia musical-popolare “Vetònde…Vetònde”.
E’ andata in scena per ben due volte presso il Teatro Traetta, lo scorso sabato, come appuntamento invernale del Festival del Folklore.
La commedia in vernacolo è stata scritta dal dott. Muschitiello ed è stata presentata come uno straordinario atto d’amore verso la città di Bitonto grazie al racconto di stralci della sua storia.
Sul palcoscenico del Traetta, una panca, una fontana, lo spazio dedicato a coloro che suonavano (Tina Masciale e il piccolo Antonio Grumo, Michele Schiraldi, Alberto Modugno, Nicola Lucarelli, Fabrizio e Fabio Tamborra, Miriam Pasculli, Arcangelo Grumo) e la parete di una casa. Una scenografia semplice, curata da Pinuccio Cortese, ma ideale per ricreare momenti di vita bitontina e quotidiana.
Gli spettatori sono ritornati indietro nel tempo, intorno agli anni ’20 circa, grazie al protagonista Franco Alesio che ha interpretato la figura del nonno che ha raccontato a sua nipote, Martina Lacetera, la storia di Bitonto per una ricerca scolastica.
La voce narrante del nonno è stata supportata dai video riportanti poesie e vecchie foto, dagli abiti del tempo (curati da Carmela Torres) indossati dagli attori che con l’intermezzo di canti e balli tradizionali hanno riprodotto alcune storie tratte dal quotidiano: da quella di Antonio U Capoun, ucciso dalla moglie per averla tradita, a quella di due vicine di casa che si contendono una gallina trovata per strada davanti a un frate.
Diverse tradizioni bitontine sono state ricordate: dal falò di Santa Lucia al cammino delle compagnie che a piedi raggiungevano il santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo, alla serate rallegrate con pizzica, del buon vino e alcuni prodotti alimentari tipici come re pecciuatidde, cicere fritte o re chiachiune, alla quadriglia che solitamente si ballava ai matrimoni.
«Le canzoni che abbiamo cantato, scoperte insieme a Tina negli anni ’90 e poi riadattate, e le vicende che abbiamo raccontato –ha ringraziato i presenti il dott. Muschitiello-, tutte quante le abbiamo trovate sul libro di Bitonto. Sono contento che i miei ragazzi abbiano saputo ricreare quanto avevo immaginato. Ho voluto che fossero ritratti nella loro spontaneità e semplicità per raffigurare una quotidianità che facesse riflettere e ridere».
“Vetònde…Vetònde” è la prima commedia in cui il dott. Muschitiello ha alternato la parte recitativa a quella musicale, ma la dodicesima tra tutte quelle che ha scritto.
«Si spera che continui –ha dichiarato Tina- a raccontare le nostre tradizioni. Tante sono le persone che ci hanno aiutato per la realizzazione di questo spettacolo, tra cui gli attori Mariella Liso (che ha interpretato Matalèine, Porzièlle, Nannèlle) e Arcangelo Grumo (nella parte di Fra Ramùnne e Vengìnze) i cui consigli per l’interpretazione del testo sono stati fondamentali».
Un plauso va, quindi, a tutti gli attori, oltre quelli già citati: Rosanna Lacassia (la madre), Lia Parisi (Felomèine), Antonio Parisi (il figlio), Giuseppe Perrulli (il notaio e Vetùcce), Michele Devanna (Giuànne e Ze Mòneche), Francesca Ventrella (Zellìne, Tresìne), Vito Sidella (Cìcce), Maria Pia Lacetera (Zerèlle), Santina Allegretti (la nonna), Martina Sicolo (la figlia), Antonella Mazza (Tonètte) e i figuranti Mina Marrone, Rosalba Torres e Michele Rienzo.