Nella
seduta del Consiglio regionale di venerdì scorso si è dibattuto di linee programmatiche del nuovo governo
pugliese guidato da Michele Emiliano e di variazioni
di bilancio.
«Ho letto attentamente le linee programmatiche del
governo regionale e ascoltato le dichiarazioni del Presidente Emiliano. Devo
constatare, però, di non aver sentito una parola su temi fondamentali per la
Puglia e che si spendano i soldi dei cittadini per servizi quasi inesistenti». Così il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, durante il
dibattito nella seduta del Consiglio.
«Le strutture sanitarie sono sguarnite e la medicina
territoriale è una promessa mancata – ha
aggiunto –. Sul fronte dell’attenzione al
sociale, abbiamo appreso nelle ultime settimane che i disabili non possono
raggiungere le spiagge con i mezzi pubblici perché non sono attrezzati. Non
abbiamo sentito nessuno dalla maggioranza affrontare il tema della Bridgestone
di Modugno, così come sono stranamente silenziosi sul grande fallimento
della Puglia nel settore agricolo: la bocciatura del Piano di Sviluppo Rurale».
«Un miliardo e seicento milioni di euro attesi da
tutti gli operatori del settore ancora bloccati perché è stato inviato a
Bruxelles un documento pieno zeppo di errori e dati falsi – ha precisato Damascelli –. Andiamo avanti. La variazione al bilancio per destinare 5 milioni e
mezzo all’Arif e 8 milioni e mezzo di euro ai consorzi di bonifica. Continuiamo
a foraggiare a botte di milioni un’agenzia che nega ancora richiesta avanzata
dagli agricoltori per fantomatiche assenze di fondi, talvolta provocando dei
danni per mancato servizio».
«Chi risarcisce gli agricoltori in questi casi? – ha continuato –.
E ancora: i consorzi, che hanno compiuto la vigliaccata di inviare gli avvisi
di pagamento subito dopo le elezioni. Un tributo non dovuto a fronte di servizi
mai erogati. Per non parlare dei costi: l’Arif eroga acqua da 10 a 25 euro
all’ora, a seconda della quantità dell’approvvigionamento. I consorzi esattamente
al doppio del prezzo».
«Dunque – ha
concluso Damascelli – si tratta non solo
di un provvedimento indifendibile, ma anche di realtà che vanno immediatamente
riformate nell’interesse degli agricoltori».
In
chiusura dei lavori del Consiglio regionale, Damascelli ha sostenuto
favorevolmente un ordine del giorno per dire No e contrastare la riforma della “Buona Scuola” del Governo Renzi, «una legge che non migliorerà affatto l’istruzione
italiana e che invece, per l’ennesima volta, elude i veri problemi che ogni
giorno si affrontano negli istituti scolastici di tutta Italia», conclude
il forzista.