La Cittadella del Bambino ha lanciato, ieri, un nuovo progetto, “Una finestra sul blu” rivolto a bambini con disturbi dello spettro autistico e alle loro famiglie.
È nato in continuità con diverse iniziative messe in campo in questi anni dalla Cooperativa Ops e dalla scuola dell’infanzia paritaria “Folletti birichini”, da sempre attente a tematiche sensibili come queste.
Fondamentale è stata la collaborazione di diverse realtà locali, come con l’associazione Equilibri di cui fa parte la dott.ssa Maria Concetta Rossiello, ricercatrice in didattica e pedagogia speciale presso l’Università di Foggia. Lo scorso anno, ha portato avanti insieme alla cooperativa Ops, alle docenti e alla dirigente Anna Bellezza della scuola elementare “V. F. Cassano”, un progetto in presenza e in un gruppo di pari di classe prima con i cuoricini blu (già seguiti dalla scuola dell’infanzia).
Così è emersa negli anni la necessità di offrire un punto di riferimento alle famiglie del territorio che hanno bambini con disturbo dello spettro autistico. E ci sarà finalmente nella Cittadella del Bambino, coordinata da Francesca Muscaggiuri e Maria Rosaria Rosica.
Infatti, iniziare a promuovere “Una finestra sul blu” -nell’auspicio che abbia davvero un risvolto a lungo termine- significa «Raccogliere le necessità dei genitori, che a volte sono espresse silentemente -ha spiegato Maria Rosaria-, e chiedere a tutte le associazioni e enti con cui abbiamo collaborato di prestare la propria competenza per formare una rete e, quindi, attivare questo servizio per i bambini con disturbo dello spettro autistico e le loro famiglie che a Bitonto manca, confidando anche nell’aiuto delle istituzioni».
Un contributo lo potrà offrire chiunque abbia delle competenze in campo, da quelle psicopedagogiche a quelle sociali o artistiche. Già delle risposte da parte di alcune famiglie bitontine per “Una finestra sul blu” sono arrivate, ma è ancora possibile aderire al progetto inviando un’email a lacittadelladelbambino@gmail.com .
Ai bisogni di queste famiglie risponderà prontamente e con professionalità, la referente di questo progetto Miriam Cortese, psicologa clinica e psicoterapeuta sistemico relazionale in formazione. Il suo contributo sarà quello di tenere diversi laboratori volti a sviluppare abilità comunicative, attentive ed emotive.
«La diagnosi dello spettro autistico è una scossa di terremoto per le famiglie, è travolgente, improvvisa e non sempre a volte si riesce a ricostruire ciò che è stato da questa sepolto», è così che Miriam ha voluto descrivere cosa significa offrire loro il giusto sostegno. «Spesso le attenzioni e l’esistenza dell’intera famiglia ruotano intorno al bambino trascurando diversi aspetti come la vita di coppia, che invece sono importanti e possono avere delle conseguenze che i bambini percepiscono. La famiglia è un sistema che gioca su un equilibrio che ciascuno ha realizzato».
I genitori sono il termometro delle emozioni dei loro bambini ed è giusto, perciò, che anche loro abbiano uno spazio dove possano essere presi per mano insieme ai loro piccoli e scoprire la bellezza del lasciarsi attraversare da un mare di blu.
Insomma, “Una finestra blu” è una grande opportunità per i bambini con disturbo dello spettro autistico e le loro famiglie, per chi li accompagnerà nel loro percorso e per Bitonto.