«Il nostro invito, sia chiaro, non era da leggere come una
volontà mascherata di discutere la nostra posizione di opposizione in consiglio
comunale a Bitonto. Lungi da noi pensare alle questioni locali in un momento in
cui le sorti dell’Europa sono messe alla prova del populismo».
Biagio Vaccaro, segretario Pd,
replica per le rime alla lettera con cui le liste civiche (Laboratorio,
Progetto Comune, Per un cambio generazionale vero, Giovani con Michele
Abbaticchio) avevano gentilmente rifiutato la richiesta del segretario
democratico di un percorso comune in vista delle imminenti elezioni europee (http://www.dabitonto.com/politica/r/le-liste-civiche-dicono-no-al-confronto-con-il-partito-democratico/3290.htm).
Nella sua controreplica, però,
Vaccaro non lesina attacchi e frecciatine ai rappresentanti delle piccole liste
che, al Comune, supportano il sindaco Michele Abbaticchio.
«Con rammarico prendiamo atto
che la proposta di creare un tavolo tra movimenti civici
locali e PD per sostenere il Pse alle Europee non è stata da voi accolta, con
argomentazioni che in parte esulano dalla proposta stessa», principia il giovane segretario “democratico”, convinto che «se ci fossimo confrontati avremmo
probabilmente chiarito alcuni aspetti con semplicità e franchezza, senza
attardarci in scambi epistolari che i cittadini, giustamente, possono anche non
comprendere».
«Il nostro invito era chiaro – prosegue
Vaccaro – e cioè valutare insieme se per le elezioni europee si potesse fare
un percorso unitario per sostenere la grande famiglia europea del Pse. Questo
vi abbiamo chiesto, con chiarezza, senza fare appello a categorie politiche che
in Europa, purtroppo, non esistono: la nostra cara idea di centrosinistra, che
voi espressamente richiamate nella risposta, quella che mette insieme diverse
formazioni politiche tra cui il Pd, in Puglia come in altre città d’Italia,
purtroppo in Europa non trova riscontro».
E l’idea del Partito democratico– sottolinea Vaccaro – «è quella del Partito socialista europeo,
quella dell’Europa solidale e del lavoro, dell’Europa della crescita e non del
rigore, è quella che ritiene la moneta unica un’opportunità, se gestita bene, e
non un male. Speravamo che questo percorso di consapevolezza politica fosse
consolidato anche nei vostri movimenti civici locali.Organizzare
percorsi di informazione sui programmi, come fatto da voi, è meritorio,
incontrare i candidati lo è altrettanto, ma non ci è dato sapere quali
programmi i vostri movimenti civici condividano o sostengano».
E ancora: «Il nostro invito,
sia chiaro, non era da leggere con altre chiavi interpretative, come una
volontà mascherata di discutere la nostra posizione di opposizione in consiglio
comunale a Bitonto. Lungi da noi pensare alle questioni locali in un momento in
cui le sorti dell’Europa sono messe alla prova del populismo. Il futuro dell’Ue
è ben al di sopra della politica locale. Il confronto sulle questioni cittadine
potrà certamente e serenamente essere avviato e come Pd
siamo disponibili, ma non era questo che chiedevamo con il nostro appello».
E poi la
stoccata finale. Il forum “scomparso”, o semplicemente mai voluto. «D’altronde già un anno fa, a seguito del vostro invito, non
abbiamo fatto mancare la nostra presenza al Forum del centrosinistra da voi
indetto, confermandovi la nostra disponibilità a pianificare un percorso di
confronto che tuttavia, non sappiamo per quali ragioni, non è stato più proseguito.
Da allora non abbiamo ricevuto
ulteriori comunicazioni e, qualora ve ne fossero in futuro, ribadiamo la nostra
volontà al dialogo. Qualora fosse necessario, ce ne faremo promotori noi».