Giunge al secondo appuntamento
transnazionale il progetto “Thinking … coding”, finanziata nell’ambito del
programma europeo Erasmus Plus – Azione Chiave 2 per l’Istruzione scolastica,
bando 2015, con un partenariato Europeo tra scuole, coordinato dal I CD Statale
“N. Fornelli” e che vede coinvolti istituti scolastici di Grecia, Macedonia,
Romania, Slovenia e Turchia.
Gli istituti coinvolti nel progetto
si incontreranno a Craiova (Romania) dal 23 al 25 giugno per presentare i primi
risultati dell’azione di indagine e sviluppo di esperienze, materiali e
strumenti per implementare il pensiero computazionale e il coding nelle scuole
primarie e secondarie.
In base alle soluzioni educative
individuate, il progetto svilupperà uno strumento didattico con piattaforma
online per scaricare contenuti, strumenti e materiali ad uso di insegnanti e
studenti, finalizzati a promuovere matematica, scienza e tecnologia, quali
competenze chiave per l’ apprendimento e veicolo per l’occupazione e
l’inclusione sociale.
La Commissione Europea ha dichiarato la
necessità di “migliorare l’alfabetizzazione, le competenze e l’inclusione
digitale”. Il primo passo in questo “percorso” seguito dal
Ministero dell’Istruzione è costituito dalla legge 107 per lo sviluppo delle
abilità digitali degli studenti, in particolare del pensiero computazionale, e
dell’uso critico e consapevole dei social network.
L’Europa ha assegnato all’Italia il
coordinamento dell’iniziativa europea della “Settimana Europea del codice”
attraverso la piattaforma di Emma. Stiamo gestendo eventi locali e nazionali, verrà
organizzato un workshop internazionale e verranno lanciati importanti
Interventi a favore delle scuole e degli studenti.
Il mondo digitale, se non vissuto con
consapevolezza, potrebbe essere molto rischioso, ma è anche una risorsa
importante per lo studio, l’informazione e il gioco.
Gli studenti devono quindi possedere gli
strumenti per sfruttare le potenzialità del mondo digitale.
“Quando gli studenti imparano il
coding pensano in modo algoritmico, o meglio, trovano una soluzione e la
sviluppano” dice Alessandro Bogliolo presso l’Università di Urbino, il
coding dà ai bambini una “forma mentis” che permetterà loro di
affrontare problemi complessi quando cresceranno, pertanto, il pensiero
computazionale va insegnato in età precoce.
Ottenere lo scambio di buone pratiche
e di informazioni, idee e metodi concreti di lavoro con il coding, migliorare
le capacità pedagogiche e gli strumenti didattici, analizzare le differenze dei
sistemi educativi diversi dai paesi partner in materia di istruzione, il
pensiero computazionale e coding, promuovere la cooperazione per garantire la
qualità dell’istruzione, promuovere pratiche innovative nel settore
dell’educazione sostenendo approcci di apprendimento personalizzati, ottimizzare
l’impatto della cooperazione europea in innovazione dell’educazione …. questi i
risultati attesi dal progetto.
Per ulteriori informazioni: www.scuolafornelli.gov.ithttp://thinkingcoding.com/