Dal consigliere comunale Paolo Intini riceviamo e pubblichiamo:
Entro il 30 settembre i cittadini si accingono a
versare l’importo della seconda rata della TARES.
Parlare di tasse in un
periodo di crisi economica e di sfiducia verso le Istituzioni ci rende
irascibili. Se poi si considera che i
cittadini hanno ricevuto in ritardo l’ammontare della prima rata che si aggiunge
così alla seconda (in parecchi casi anch’essa non ancora pervenuta), si può ben
immaginare il disagio soprattutto dei meno abbienti che si trovano a dover
sommare i due importi da pagare in tempi brevissimi. Durante il Consiglio Comunale
del 27/06/13 avevo considerato e proposto la modifica delle date delle scadenze
Tares, eppure il Consiglio Comunale non ha voluto sospendere la seduta
(probabilmente perché la proposta proveniva dalla minoranza). Alcuni Comuni,
come quello di Lecco, avevano peraltro considerato la possibilità di
posticipare qualche rata all’anno 2014. Infatti il MEF con nota del 19 agosto
ha risposto proprio al comune di Lecco ritenendo che “ il Comune , nel disciplinare il numero e la scadenza delle rate Tares per l’anno 2013, incontri il vincolo
costituito dalla riserva dello Stato
della maggiorazione standard di cui all’art.14, comma3, del
d.l. n. 201 del 2011, il cui gettito
deve essere in ogni caso assicurato all’erario entro l’anno in corso e che ,
conseguentemente, il Comune è tenuto in ogni caso a porre in essere le attività
necessarie ad assicurare che la maggiorazione standard sia corrisposta
nell’anno 2013”.
L’assessore Daucelli ha
sostenuto in risposta al ritardo
sopravvenuto nell’invio della prima e della seconda rata, che vi è stato un
problema nell’aggiornamento e allineamento delle banche tributarie. Viene spontaneo domandarsi: “ Non era a
conoscenza di tale problema prima? E se lo si sospettava, perché non
abbracciare le proposta del consigliere Intini , in modo tale da
agevolare i cittadini ?” Peraltro, ad onor del vero, l’allineamento servirà per
il conguaglio e non per l’acconto (calcolato applicando la tariffa della TARSU
dell’anno 2012).
La norma inoltre, prevede
di poter pagare il tributo in un’unica soluzione entro il mese di giugno di
ciascun anno. Tale decisione però è stata presa dall’assessore con la dirigente senza previa
discussione e approvazione da parte di tutto il consiglio comunale.
Come al solito, ci si
chiude alle proposte (volte sempre e comunque alla collettività) derivanti non
dalla maggioranza. Ci si augura di trovare maggiore apertura nei prossimi
provvedimenti, per non dimenticarsi che entrambe le fazioni devono operare
insieme per il bene comune mettendo da parte le provenienze politiche.