Era l’1.30 circa, quando due ragazzi, in visibile stato di shock, si sono recati al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Bitonto per chiedere aiuto.
Erano stati aggrediti da un uomo, poco prima, nelle vicinanze del campo “N. Rossiello” (più noto col nome di “Cinquecento“), zona frequentata dalle coppiette per appartarsi.
Questi si era avvicinato all’auto dei giovani, un 23enne e una 17enne, per rapinarli di ogni avere, dai cellulari ai portafogli fino a braccialetti e collanine. Il giovane ha provato ad opporre resistenza, ma è stato picchiato e stordito da un colpo di un pesante bastone sulla testa, mentre non si esclude che la ragazza possa aver subito violenza di tipo sessuale. Appena il ragazzo si è ripreso dallo stordimento, ha avuto una colluttazione con l’aggressore fino a metterlo in fuga.
Minuti infiniti, finché le Forze dell’Ordine non si sono prese cura dei malcapitati. Quando sono arrivati agli uffici di via Traetta, gli agenti hanno immediatamente allertato il 118 e li hanno scortati fino al Pronto Soccorso del Policlinico di Bari. Sul posto sono stati raggiunti anche dai poliziotti della Squadra Mobile di Bari.
Dopo essersi rintanato nella casa di un parente, l’aggressore si è recato, per un caso fortuito, proprio al Pronto Soccorso del Policlinico perché aveva riportato delle piccole escoriazioni. Ed è lì che è stato subito riconosciuto dalle vittime.
La Polizia lo ha fermato e interrogato a lungo, durante tutta la giornata di indagini e confronti con le immagini di videosorveglianza presenti nelle vicinanze del luogo dell’aggressione.
Al seguito di questa certosina attività, si è avuta la conferma che era stato proprio lui il colpevole. Analisi e rilievi sono stati eseguiti dalla Scientifica anche sull’auto dei due fidanzati.
Il ragazzo se la caverà con 7 giorni di prognosi dopo aver riportato ferite alla testa e al volto, mentre la ragazza non ha riportato particolari ferite ma lo stato di shock è sicuramente notevole.
Il presunto aggressore, al momento, è in stato di fermo in attesa di ulteriori provvedimenti sul suo conto da parte dell’Autorità Giudiziaria.
L’uomo, un senza fissa dimora, aveva piccoli precedenti penali, tra cui un ultimo episodio (del 21 gennaio), quando seminudo e in evidente stato di alterazione, tentò un furto nell’istituto superiore “Sylos”, scavalcando il cancello antistante. Sul posto arrivarono gli agenti della Polizia di Stato -allertati dai cittadini – che furono minacciati di morte e strattonati dal soggetto. In quella occasione, fu arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.