Speciale Amministrative 2017. In questo spazio dedicato, presenteremo tutti i candidati che vorranno proporre, tramite la nostra redazione, il loro curriculum e le loro idee alla città.
Attività produttive e Urbanistica.
Michele Naglieri, candidato al Consiglio comunale tra le fila del Partito Democratico, non ha dubbi. La nuova amministrazione bitontina dovrà affrontare subito queste tematiche, dimenticate in questi cinque anni.
Laureato in Economia e Management, il dottore commercialista è da qualche anno referente economico della CNA Bitonto e conosce bene le difficoltà che hanno colpito l’artigianato e le piccole e medie imprese.
«Credo necessaria la figura dell’Assessorato alle Attività Produttive, oggi assente, in grado di dialogare con le associazioni di categoria e sindacali presenti sul nostro territorio, per creare un sistema virtuoso di attrazione di investitori e di utenti necessari a tutta la città, ovvero dar vita al “matchmaking territoriale”».
Un progetto ambizioso, ma realizzabile, che porterebbe all’abbandono della logica del quartiere e allo sviluppo dell’intero paese.
«Ovviamente, per poter creare un “market design” vincente è opportuna una visione politica univoca da parte di tutte le forze politiche – sottolinea Naglieri-. Questa è la vera marcia in più della coalizione a sostegno di Emanuele Sannicandro, che spero venga riconosciuta domenica prossima dagli elettori».
«Può la visione politica del centrosinistra fare sintesi con quella del centrodestra per il futuro di Bitonto? Possono liste civiche di centrodestra e centrosinistra avere lo stesso modo di immaginare la città che dovrà garantire un futuro ai nostri figli? – si domanda il piddino, alludendo alla “coalizione marmellata” a sostegno di Michele Abbaticchio, così come è già stata definita – Posso immaginare l’imbarazzo di chi trova a parlare di visione univoca del centrosinistra bitontino e che si trova a sostenere in vario modo la coalizione eterogenea creata dall’amministrazione uscente».
«Noi, come lista per le amministrative, e successivamente come nuova classe dirigente del PD bitontino, siamo pronti ad aprire un tavolo di confronto e di unione con quanti hanno accettato contro la propria identità politica questo grande carrozzone, soprattutto sui grandi temi che latitano nelle sale consiliari ormai da anni, ossia Urbanistica e Sviluppo Economico».
Oltre a procedere subito all’insediamento della Commissione Paesaggistica, «che ha di fatto bloccato numerose iniziative d’impresa, causando anche la perdita di posti di lavoro», a Palazzo Gentile ci si dovrà confrontare anche sul futuro della 167 e della C2 su via Santo Spirito.
«Queste zone hanno bisogno di scelte politiche coraggiose, ma con un “unica visione politica”, altrimenti si rischierà ancora una volta l’immobilismo, e le relative conseguenze».
Progetti di sviluppo sono mancati anche per la zona A.S.I., «per cui mancano richieste di insediamenti produttivi». «Propongo di non consumare risorse finanziare per inutili opere urbanistiche che portano al solo consumo del territorio agricolo, ma concentrare gli sforzi per completare la zona PIP e spostare gli interessi degli investitori sulla S.P. 231, territorio consumato e abbandonato».
E che dire della zona Artigianale? «Si discute da anni di fantasiosi progetti urbanistici, ma è necessario subito posizionare i numeri civici e rinegoziare il servizio di igiene urbana più consono per l’area. Indispensabile sarà discutere poi sulla sua vocazione commerciale e/o residenziale».
«La coalizione del candidato sindaco Sannicandro – conclude Naglieri – è pronta al confronto nella sala consiliare ma soprattutto all’ascolto della gente, quella che vede ben oltre gli interventi dell’ultimo momento, squisitamente da campagna elettorale, quella che vede ben oltre le serate danzanti, certamente gradite, ma che non rendono una “citta viva” per soli tre giorni. A rendere viva una città è il commercio, l’agricoltura e la produzione artigianale in tutta la sua filiera».