Nella fase di avvio del Piano urbanistico della mobilità sostenibile (Pums) lo Studio di Ingegneria, Territorio e Ambiente –SIT&A S.r.l– guidato dall’ing. Tommaso Farenga, amministratore unico e direttore tecnico, ha fatto degli studi per il rilevamento del tasso di inquinamento atmosferico in via Traetta.
Sono state installate delle telecamere, nel 2016 precisamente, tra il commissariato e il Circolo didattico Giuseppe Caiati.
«Non è possibile che in un normale mercoledì, dalle ore 9 alle 11 –ha commentato i risultati dell’attinente sondaggio del Da Bitonto, chiuso ieri (https://bit.ly/2UIhqC5), il Tenente Gaetano Paciullo, Comandante della Polizia Locale di Bitonto-, debbano circolare su via Traetta 3000 veicoli. Il tasso di inquinamento rilevato è alto. La nostra città ha più di 36 mila veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico (Pra), quindi una media di due a famiglia. I dati sono allarmanti».
«Partirà entro fine mese la sperimentazione del cambiamento del senso di marcia di Via Traetta, sostenuta da due richieste del Comitato di Quartiere n. 6, quindi degli abitanti di quella zona, ed un rapporto del Pums, approvato in Consiglio Comunale. Nulla ci vieta di tornare indietro se tra qualche mese dovessimo riscontrare problemi, come l’intasamento di via Crocifisso».
La sperimentazione partirà con l’obiettivo di creare una viabilità di ampio respiro e, soprattutto, più fluida, di diminuire il tasso di inquinamento.
Entro il 2020 diventeranno, ad esempio, a senso unico anche via Burrone, via Galilei, via Castelfidardo, via Solferino.
È certo che risultati proficui possano ottenersi se vanno di pari passo a un buon senso civico del cittadino.
«La morfologia della città richiede più strade a senso unico. Il centro storico ha più punti d’accesso: oltre via Traetta, via Alessandro Volta, via Crocifisso, via Repubblica, via Matteotti. Non possiamo continuare a intasare con il traffico la centrale piazza Marconi. Non sarà, perciò, un problema il cambiamento di marcia della suddetta arteria stradale, anzi credo che anche i commercianti ne trarranno vantaggio grazie a una maggiore e migliore possibilità di sosta e di viabilità».
A tal proposito, «Va risolto il problema attuale delle soste selvagge dei veicoli in via Traetta. La mancata costruzione di un parcheggio interrato in piazza Marconi è stata una sventura, ma auspichiamo, ad esempio, a riattivare il park & ride di via Messeni che non è abbastanza centrale e ne aumenteremo la sicurezza con l’installazione di telecamere. Potremmo utilizzare i proventi contravvenzionali dell’articolo 208 del codice stradale, come proposto in Emilia Romagna».
Per una Bitonto con una mobilità più sostenibile, «Si potrebbe pensare, qualora la sperimentazione vada bene, alla realizzazione anche di una pista ciclabile in via Traetta diminuendo le zone di sosta».
Anche la vicesindaca Rosa Calò, che ha le deleghe alla Pianificazione Urbanistica e alla Mobilità Sostenibile, difende a spada tratta l’imminente avvio del senso unico in Via Traetta. Lo fa citando un precedente della prima amministrazione Abbaticchio: «Quando fu attivata la pedonalizzazione di piazza Cavour, all’inizio della sindacatura Abbaticchio, poco mancò che fosse picchiato in piazza perché era difficile accettare l’idea che non potessero più transitare auto in quella zona».
Per la Calò si tratta di una questione di cambiamento di mentalità: «è chiaro che – prosegue – chi è abituato al doppio senso in via Traetta preferisce l’attuale stato delle cose. Ma, se guardiamo alle città che hanno voluto migliorare la propria vivibilità e diminuire l’inquinamento, la strada intrapresa è stata quella del senso unico. A Bari – conclude la vicesindaca, cercando di rassicurare i commercianti preoccupati – nel centro hanno chiuso via Sparano e via Argiro, eppure sono zone di commercio».