Un film partecipato per far raccontare a
60 persone di ogni età la città in cui vivono. Perché “quello che conta” è
partire, tornare, restare, per inseguire i propri sogni.
Venerdì sera è partita la rassegna
cinematografica ”Indie eyes – Sguardi
sul cinema indipendente”, un ciclo di incontri che per tutti i weekend di
giugno animerà l’atrio della Biblioteca
Comunale ”Eustachio Rogadeo”, ormai prossima a cambiare la sua connotazione
grazie agli interventi programmati nell’ambito del SAC Nord Barese.
Il primo appuntamento dell’iniziativa ha
visto protagonista il film ”Quello che
conta”, prodotto dalla Sinapsi Produzioni Partecipate, un progetto che ha
vinto il bando regionale di Principi
Attivi nel 2012 e che ha
lanciato l’idea di far realizzare e produrre un film “partecipato” a 60 persone
che vivono a Bari e provincia, completamente sconosciute tra loro e
assolutamente inesperte di cinematografia, accompagnati e guidati però da dei
tutor. Il film vuole raccontare la città di Bari vista dagli occhi dei
partecipanti, una città metropolitana a tutti gli effetti, in forte crescita ed
in grande trasformazione.
”Quello che conta” è un inno ad inseguire i propri sogni, a tutti i
costi, senza mai demordere, e da realizzare possibilmente nella propria città.
Tre storie, che si intrecciano tra di loro. Tre vite completamente diverse ma
un solo unico obiettivo: perseguire quello che si sogna e si desidera.
Gianni torna nella sua
Bari dalla Germania, con una valigia piena di ricordi, di dubbi e di fatica,
per aprire un pub nel centro antico con l’amico di sempre Sereno; Domenico è uno scienziato che decide di
accettare il trasferimento a Torino per farsi finanziare il progetto della sua
vita, scontrandosi però con le gelosie della sua compagna Mary; Francesco è un giovane e brillante
vignettista, che esprime con la matita i suoi sentimenti e le sue emozioni, ma
vittima di una mamma troppo possessiva e apprensiva, che prova a tarpare le ali
del suo figliuolo in tutti i modi. Nel mezzo una donna, Miriam, forse troppo ansiosa ed ossessiva, ma provata dal dolore di
non aver raggiunto il suo sogno di diventare una celebre cantante. E poi c’è Sonia, una ballerina di pole dance,
sensuale e provocante, musa ispiratrice della matita di Francesco. Sonia non
riesce a scardinare, con le sue provocazioni, l’amore tra Domenico e Mary ma in
compenso trova in Gianni una persona sensibile che l’aiuta a ritrovare forse se
stessa.
Ad unire i personaggi, infine, c’è il Contabile, una figura onirica al di
sopra di ogni storia, e custode dei sogni delle persone fino a quando non li
realizzano.
Al termine della proiezione, c’è stato
l’incontro, moderato dalla critica cinematografica Carmen Albergo e dalla giornalista del “da Bitonto” Viviana Minervini, con alcuni dei 60
protagonisti del film, che hanno illustrato idee e processi che hanno
contraddistinto la realizzazione dello stesso. Tra questi anche i tre vincitori
del bando di Principi Attivi: Vincenzo
Ardito, presidente della Sinapsi Produzioni Partecipate e tutor di regia; Andrea Sgobba, responsabile della
comunicazione; e Ilaria Schino,
responsabile della gestione dei gruppi di lavoro.
I 60 partecipanti sin sono divisi in sei
squadre: sceneggiatura, scenografia – trucco – costumi, recitazione,
produzione, audio e fotografia.
“Quello che conta” è una bella favola,
semplice ma significativa, partita da una visione di Bari in 140 caratteri, che
racconta il volto della città attraverso gli affetti, gli aspetti più cari, le
storie di persone che, pur con percorsi differenti, non riescono a fare a meno
dei loro sogni, da raggiungere con attesa e pazienza.
I sogni e la città, dunque. Una Bari che,
attraverso un’ottima fotografia, viene mostrata nelle sue bellezze, baciata dal
sole e dal mare, in un mix di luci e colori che ti fanno respirare il profumo
di un città che cresce, fresca, dinamica, brillante e giovanile a tutte le ore,
che sia di giorno o di notte, che sia nei pressi dell’infinità del mare o nel
centro della movida del borgo antico.
È un film che si interseca perfettamente
col tessuto storico e sociale attuale: in un contesto difficile, in un Sud
Italia dove si fa fatica oggi a trovare una stabile realizzazione, “Quello che
conta” è uno spaccato di vita ed esperienza che dimostra come davvero sognare
non costi nulla e sia l’ancora di salvezza di ogni uomo per potersi costruire
un futuro che sia il più possibile vincente.
Il film è stato realizzato usufruendo
anche dello strumento del crownfounding,una raccolta fondi per sostenere il progetto attraverso iniziative collaterali
portatrici dell’idea di sviluppare un prodotto assieme a tutta la città.
Presto, inoltre, sarà visibile anche una web
series di Sinapsi di sette puntate, dalla durata di dieci minuti circa
ciascuna: una serie online che raccoglierà il dietro le quinte del film ed il
come è stato sviluppato.