Ci sono quelle storie d’amore che nascono, crescono e finiscono per trasformare uno dei sentimenti più nobili, in qualcosa che nobile non è affatto. Diventa maltrattamento, agonia, violenza.
È la storia di Gianna (nome di fantasia) che dopo cinque anni di matrimonio ha scoperto un volto nuovo del suo compagno di vita. Ha trovato un uomo violento, manesco, che usava sfogarsi con lei umiliandola e maltrattandola quotidianamente.
Dopo otto anni da questo inferno decidono, in maniera consensuale, di avviare le pratiche del divorzio. Ma dopo un primo allontanamento, tramite degli amici di famiglia, chiede di tornare a casa.
“Le promesse erano sempre le stesse – racconta Gianna -: sarebbe cambiato. Io avevo già trovato un’altra casa, avevo trovato i mobili per arredarla pagando tutto a rate, pur di scappare dalla mia vecchia vita. Ma mi faccio convincere e le acque, effettivamente, si calmano. Ma solo per un paio di mesi”.
La donna, infatti, nel frattempo aveva scoperto una relazione del marito fuori dalle mura domestiche. Vistosi scoperto dalla moglie, ricomincia a picchiarla facendola finire in ospedale per ben tre volte in meno di venti giorni.
“Non ce l’ho fatta più. Dopo l’ultima volta, ho subito dei danni interni alla milza. Calci e pugni erano fortissimi e non mi reggevo più in piedi. Uscita dall’ospedale, la prima cosa che ho fatto è stata andare al Commissariato di Pubblica Sicurezza e, referti alla mano, ho raccontato la mia storia. La settimana scorsa, dopo meno di un mese, sembra essere arrivata la parola fine”.
L’uomo, un 58enne, è stato collocato al regime di arresti domiciliari con il divieto di avvicinamento alla sua ex.
“Avevo voglia di raccontare la mia storia: che faccia prender forza e coraggio a tante donne nella mia stessa situazione. Dopo la denuncia mi sono sentita protetta, chi ama non fa del male”.