Giovanni
Procacci risponde all’intervista del sindaco con questa breve lettera
aperta:
Caro Michele,
la tua
intervista mi porta a ringraziarti perché di fatto conferma quanto da me
affermato. Anche se hai voluto dare un senso ironico alla parola cittadino, hai
detto la verità, perché non ho fatto proposte a nome del mio partito, ma
semplicemente come cittadino. Pice non era il candidato del PD! Ne’ ha senso
tirare in ballo in questa vicenda Emiliano o altri che sono assolutamente
estranei e forse anche all’oscuro di quanto accaduto.
I giornalisti
hanno voluto presentare la questione come una prova muscolare tra di noi e
questo fa parte del loro mestiere che mira a rappresentare tutto come scontro
agonistico. Ma tu sai che non è così! Quando ho proposto il nome di Pice
ero convinto del tuo gradimento che mi avevi – come correttamente riconosci-
manifestato, anche perché Nicola, oltre alla sua riconosciuta competenza,
rappresenta tutto il nostro mondo: sindaco per dieci anni di tutto il
centrosinistra, aveva anche visto favorevolmente il tuo diretto impegno
nella vita politica.
Quella nomina
sarebbe stata un segno di apertura! Avrebbe voluto dire: “Carichiamoci tutti
insieme il compito di salvare il Maria Cristina!” E invece no! Che altro vuol
significare l’indicazione a Vendola – come tu dici – di uno qualunque degli
assessori (tra l’altro incompatibili con quella carica) se non rinchiudersi
ostinatamente in se stessi, nel perimetro del proprio orto? Ammesso che gli
assessori siano il meglio di quanto la città possa offrire, non c’erano altre
figure competenti fuori della giunta comunale?
Tu non sai
quanto mi sia costato prendere posizione in modo netto, vista la nostra
amicizia affettuosa di sempre – che per me non è in discussione – ma credo che
ci sia un dovere di verità che sempre e comunque va onorato, soprattutto quando
sono in discussione gravi questioni che riguardano l’intera comunità. Non ho
inteso, né intendo polemizzare e credo che questo civile scambio di opinioni
possa essere un’occasione di crescita per tutti, perché ci aiuterà a capire,
qualsiasi sia la piega che a Bitonto prenderanno le alleanze tra i partiti,
che i rapporti politici, pur talvolta aspri, non possono
prescindere dalla chiarezza e dalla lealtà.
Con
sentimenti di amicizia,
Giovanni