La
notizia – racconta su Facebook – l’ha accolta con grande gioia e
con altrettanto onore.
Anche
perché il riconoscimento stavolta è davvero importante, che va a
mettere la ciliegina sulla torta a un palmares che farebbe invidia a
tanti del suo stesso ambito.
Vincenzo
Mastropirro, flautista, compositore nonché docente di Musica nato sì
a Matera ma da anni legato a Bitonto, si è aggiudicato il premio
Lerici-Pea 2015, sezione poesia dialettale “Paolo Bertolani”.
Il
“Lerici-Pea” si
attesta negli anni come uno dei riconoscimenti maggiormente
rappresentativi nel panorama letterario italiano e obbedisce alla
logica di diffusione,promozione e valorizzazione
della poesia in Italia e nel mondo.
Nasce
fra il 1952 e il 1954 per volontà di Renato Righetti, Giovanni
Petronilli, Marco Carpena, ai quali si aggiunse presto Enrico Pea,
con il nome “Lerici”, al quale nel 1958 viene aggiunto ”Pea“,
in omaggio a Enrico Pea appena scomparso.
Comprende
ben sette sezioni, tra cui il premio “Bertolani”, che dal 2008 è
conferito a un artista, o autore, la cui opera si sia distinta nella
valorizzazione delle specificità linguistiche e nella promozione
della cultura e identità territoriale.
Mastropirro
succede a Franco Loi, che l’anno scorso si è portato a casa l’ambito
riconoscimento e, come se non bastasse, è il primo poeta dialettale
del Sud che riesce ad accaparrarselo.
La
consegna del premio avverrà il 27 settembre a villa Marigola, anche
se due giorni prima, il 25, il comune di Lerici riserverà al
vincitore uno spazio specifico dove leggerà alcuni suoi versi.
«Posso
dire di essere davvero onorato – scrive Mastropirro su Facebook
– e solo un impegno leale, intriso di passione verso l’arte
della musica e della poesia può farti raggiungere certi
traguardi.
Credere in ciò che si fa! Credere e donare senza
inganni!
Questo
riconoscimento lo dedico alla mia famiglia e al mio amico Gianmario Lucini».
«La
poesia di Mastropirro– sottolinea l’ex sindaco Nicola Pice sulla “Gazzetta del
Mezzogiorno” di qualche giorno fa – è
di una eleganza dimessa ma estremamente fine, non aliena da ironia o
atteggiamento burlesco o velenoso, una poesia disseminata di elementi
di pura quotidianità e pronta a registrare rabbie o risentimenti».
Il
“Bertolani” è soltanto l’ultimo di una serie di riconoscimenti
che il musicista materano può vantare nella sua carriera artistica: 1º premio al Concorso internazionale di Stresa;
il 1º premio al Concorso internazionale di Bardolino; col trio Giuliani ha vinto il 1º premio al Concorso
internazionale di Mondovì; il 1º premio al Concorso di Ercolano,
3º premio al concorso di Taranto.