“Un’altra picconata ai danni della sanità bitontina: dal 29 marzo il Punto di primo intervento territoriale ha perso il servizio di trasporto secondario, utile in caso di necessità di trasferimento urgente in ospedale. Davvero un brutta sorpresa di Pasqua, in barba a tutti gli annunci e ai ripetuti impegni di potenziamento dei servizi sanitari di prossimità del presidente Emiliano”. A denunciarlo è il consigliere regionale di Forza Italia Domenico Damascelli, da sempre in prima linea nella battaglia in difesa del diritto alla salute dei cittadini.
“A prescindere da regolamenti e protocolli sanitari – tuona Damascelli – è inaccettabile questa eliminazione improvvisa, stabilita dal coordinatore del servizio 118 dell’Asl Bari, Antonio Dibello, senz’alcuna preliminare condivisione con la comunità locale. Una decisione assurda, frutto di un Piano di riordino scellerato della Giunta regionale, che ignora le pesanti conseguenze sulla pelle dell’utenza del presidio sanitario bitontino. Un’utenza che, come dimostrano in modo inequivocabile i dati degli accessi (6500 nel 2017, 1666 nel primo trimestre di quest’anno), va ben oltre i confini cittadini”.
“L’ennesimo taglio – commenta il consigliere Fi – di questa spending review sanitaria dissennata, che non si fa scrupolo di depauperare un’offerta già troppo carente e inadeguata a soddisfare il bisogno di assistenza dei pugliesi”.
“Non è più sostenibile – prosegue – che la Regione continui a vessare i cittadini con dismissioni mascherate da riorganizzazioni, che stanno riducendo all’osso i servizi di prossimità anziché potenziarli. Tanto più visto che, nonostante i continui tagli, la spesa sanitaria regionale non accenna a diminuire. Anzi… Ora al Ppit viene eliminato il trasporto secondario, a cui dovrà sopperire l’ambulanza del 118 già in sovraccarico. Ma chi risponderà degli inevitabili ritardi in caso di necessità urgente di trasferire un paziente in altre strutture?”.
“Senza considerare –aggiunge Damascelli – le carenze più volte evidenziate di ausiliari di supporto alle attività del Punto di primo intervento per il trattamento dei rifiuti speciali e per garantire le opportune condizioni igienico sanitarie degli ambienti, oltre alla scarsità di dotazioni tecnologiche essenziali per la corretta diagnosi nella presa in carico”.
“Il presidente-assessore alla Sanità Emiliano – conclude – riveda il provvedimento adottato dalla Asl per scongiurare che tale presidio venga spogliato di un servizio necessario, in casi di urgenza, per salvare vite umane”.