“Sei anni. Sei lunghi anni per realizzare un’infrastruttura fondamentale per il territorio che, però, non solo non ha ancora visto la luce ma è addirittura sospesa. Ho depositato una richiesta di audizione in V Commissione regionale (Trasporti e Lavori Pubblici) per conoscere lo stato dell’arte del cantiere per la costruzione del ponte fra Bitonto e Terlizzi, all’incrocio fra la Poligonale di Bitonto e la strada provinciale 231. Un’opera avviata e mai portata a termine, con ritardi che hanno rallentato e poi bloccato l’esecuzione dei lavori, la cui durata era inizialmente prevista di sei mesi: ad ottobre 2013 veniva infatti battezzato il cantiere e annunciata la consegna del ponte ad aprile 2014. Si tratta di un’arteria importante per decongestionare il traffico urbano ed innalzare la sicurezza stradale. Ma la funzionalità del ponte è strategica soprattutto per liberare dall’isolamento le imprese della zona artigianale che rivendicano infrastrutture attese da anni, e per consentire agli agricoltori di risparmiare tempo per spostarsi da un’area all’altra del territorio rurale, visto che sono costretti ad attraversare la città con i mezzi da lavoro e a compiere un lungo giro per raggiungere terreni separati da poche decine di metri ma non collegati fra loro. Considerato il lungo periodo intercorso dall’avvio dei lavori, c’è il rischio che le strutture finora messe in piedi possano deteriorarsi e divenire obsolete, vanificando quanto già realizzato e compromettendo il completamento di un’opera fondamentale e molto attesa. Urge un punto sulla situazione, con un rapporto di dettaglio sullo stato di avanzamento dei lavori, che metta in chiaro i passaggi già compiuti e gli step da eseguire affinché il ponte sia portato a termine e consegnato alla collettività. Per questo ho chiesto di convocare in Regione i rappresentanti istituzionali e tecnici del Comune di Bitonto e della Città Metropolitana di Bari, alla presenza dei rappresentanti del Comitato Zona Artigianale di Bitonto, in modo che venga stilato un verbale e siano messi nero su bianco gli impegni dei due enti pubblici per porre fine a questa odissea burocratica”.