“Tutto fermo, nonostante la fase 2 sia partita ormai da quasi tre settimane: ambulatori ed esami bloccati, e prenotazioni impossibili. È una situazione di inaccettabile paralisi, quella del Pta di Bitonto”. La denuncia – l’ennesima sui disservizi della medicina del territorio – arriva dal consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli.
“I cittadini sono giustamente esasperati – continua – per una situazione di stallo che si sarebbe dovuta risolvere dal 4 maggio scorso, con l’annunciato ripristino delle attività sospese per ben due mesi a causa dell’emergenza coronavirus (visite specialistiche ambulatoriali, esami diagnostici e di laboratorio, day service, interventi chirurgici, unità di degenza territoriale e assistenza domiciliare integrata)”.
“E invece – nulla di tutto questo è accaduto: nell’ex ospedale di Bitonto non solo non vengono erogate le prestazioni sanitarie che dovevano essere ripristinate dal 4 maggio, ma non si riescono ad ottenere neppure quelle urgenti, che andavano comunque assicurate anche durante il lockdown in ragione della loro indifferibilità. Tutto questo causa agli utenti un vero calvario, tra vani tentativi di prenotazione, disdette e rinvii. Ed è proprio qui – sottolinea il consigliere – il dramma: è praticamente impossibile prenotare una prestazione sanitaria, perché il Cup non è operativo per disposizioni Asl e il numero verde è fantasma, visto che anche dopo tre-quattro ore di tentativi, non si riesce a parlare con un operatore”.
“Una situazione di stallo totale, che nega l’assistenza di base soprattutto all’utenza più fragile. Ma questo, evidentemente, ai vertici della sanità pubblica pugliese non interessa, visto che continuano in una miope opera di smantellamento della medicina di prossimità, sulla pelle dei cittadini. Il presidente-assessore Emiliano assicuri l’immediato ripristino delle prenotazioni”, conclude Damascelli.