Studio, passione, tenacia, curiosità, intuito.
Credo siano queste le doti più lucenti che fanno l’inossidabile panoplia del buon giornalista.
Ovverosia della nostra caporedattrice Viviana Minervini, che, ieri mattina, nella sala del Palazzo della ex Provincia, dinanzi ad autorità e a personalità del mondo intellettuale nostrano, è stata premiata dall’Ordine dei Giornalisti di Puglia nell’ambito del prestigioso Premio “Michele Campione”.
A lei la Targa della sezione Cultura web per un articolo scritto di ritorno da una escursione in terra campana con tanto di folgorante incontro con una tela dell’altrettanto nostro Carlo Rosa, delicato artista del Seicento italiano.
Cavallo di razza non sempre facilmente domabile perché esuberante, Viviana ci mette il cuore in tutto quello che scrive e questa è una sicura garanzia della bontà del suo operato. Che si misura, senza timore alcuno e con profonda conoscenza, con l’evoluzione tecnologica degli strumenti dell’informazione, oggi sempre più social e multimediali.
Senza mai dimenticare la costante consapevolezza del servizio da rendere quotidianamente alla comunità.
Che sia un trampolino di lancio, questo premio, e insieme un perenne memento dell’alta responsabilità etica del ruolo del giornalista.
Ruolo illustrato in modo ineccepibile da una giovanissima e da un grande cronista scafato, Nicola Lavacca, altro concittadino che all’interno della stessa manifestazione, ha ricevuto il terzo riconoscimento per l’articolo “Azzurro Tonaca” sulla Nazionale di calcio dei sacerdoti, pubblicato da Famiglia Cristiana.
Un altro tassello di quel mosaico pieno zeppo di meritate soddisfazioni che è la sua carriera ormai quarantennale.