Un patto e milioni
di euro di investimenti per far decollare forse definitivamente lo sviluppo
dell’intera area metropolitana di Bari.
Ieri, il presidente
del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi,
è giunto a Bari, all’ex Palazzo della Provincia, sul lungomare Nazario Sauro,
per firmare il Patto per la Città Metropolitana,
Alla presenza del
presidente della Regione Puglia, Michele
Emiliano, del sindaco metropolitano, Antonio
Decaro, di tutto il consiglio metropolitano, con a capo il vicesindaco Michele Abbaticchio, il premier toscano
è intervenuto per parlare di Europa, flessibilità, immigrazione e crescita del
sud, non senza disdegnare riferimenti ai tipici prodotti della cucina pugliese,
come panzerotti ed orecchiette, e ricevendo al termine in dono la Sacra Manna
di San Nicola, il patrono di Bari, il santo dell’accoglienza che unisce i
popoli. La presenza di Renzi si muove anche nella direzione della solidarietà al
sindaco Decaro, alla luce delle recenti minacce al primo cittadino barese
subite all’indomani della battaglia per la legalità contro gli abusivi durante
la Festa di San Nicola.
Tema caldo della
giornata, però, è la firma del Patto per
Bari e per tutta l’area metropolitana. Previsti oltre 230 milioni di euro per una serie di interventi quali
infrastrutture per le aree logistiche e produttive (la Camionale tra il porto di
Bari e l’autostrada, attraverso la zona ASI); il polo culturale e didattico per
la Creatività e le Arti della Città Metropolitana; il collegamento tra
Aeroporto e Conca dell’area barese; ampliamento della zona ASI e potenziamento
delle infrastrutture al servizio delle imprese; Polo della giustizia; Patto città
campagna e valorizzazione degli attrattori naturali (parchi naturali, ipogei e
lame della Terra di Bari); riqualificazione del Waterfront metropolitano
mediante interventi di consolidamento costiero e valorizzazione del litorale.
Ed ancora, interventi in ambito di cicloturismo, trasporto pubblico locale,
agenda digitale, agenzia metropolitana della casa, porta futuro, governante,
Terra di Bari Guest Card.
«I
cittadini potranno controllare come spenderemo i soldi attraverso un elenco che
rappresenta un investimento strategico sul territorio, ci controlleremo vicendevolmente
affinché si facciano le cose – ha commentato il
premier Renzi nel suo intervento –.
Stiamo vivendo il momento della paura in Italia ed ovunque, e sta aumentando il
tentativo di mettere in secondo piano i valori fondanti della comunità,
rischiamo di ritrovarci con più muri e meno piazze. Come Italia dobbiamo
affermare che in questo tempo il nostro compito è quello di tornare ai valori
fondanti della comunità, e questi soldi sono la risposta di un Paese che prova
ad essere presente nel mondo partendo anche dal comune più piccolo della
provincia di Bari».
«Dal
2014 abbiamo combattuto la battaglia della flessibilità in Europa –
ha continuato il segretario del PD –. Nella
scorsa legislatura è stato un errore approvare il fiscal compact come fu
approvato, quella filosofia distruggeva l’idea di economia del nostro paese,
perché i primi a pagare le conseguenze furono gli amministratori locali che,
messi al bivio tra tagliare i servizi e tagliare gli investimenti, purtroppo
tagliavano gli investimenti, con un danno pazzesco per la nostra economia. La
prima battaglia che abbiamo fatto è stata quella di dare flessibilità
all’economia, e l’Europa in queste ore ci riconosce un ulteriore elemento di
flessibilità, è un successo dell’intero Paese».
Tema dell’immigrazione. «La gente di Puglia ci ha insegnato tanto, negli anni Novanta ma anche
adesso: noi apparteniamo ad una cultura per la quale se uno affoga in mare, io
lo salvo; se uno ha bisogno di essere salvato e accolto perché sta fuggendo,
anche se perdo un punto nei miei sondaggi, non perdo la mia faccia. In Europa
siamo andati a chiedere di combattere insieme il problema con strategie
condivise, abbiamo affermato il principio che l’immigrazione deve essere
guardata con uno sguardo europeo».
L’importanza della
firma del Patto per i comuni dell’area
metropolitana di Bari. «Andiamo a
porre un tassello per un Paese che prova ad essere guida nel mondo, ed insieme
ci impegniamo a fare il bene non solo dei comuni della Città metropolitana di
Bari ma a dare una mano al nostro Paese affinché torni a fare l’Italia – ha
spiegato il presidente del Consiglio –. Questo
Patto impegna un gruppo dirigente politico e le più grandi sfide nei prossimi
mesi sono, da un lato, quella di affermare, di fronte alla cultura della paura,
la nostra identità, la nostra cultura, il nostro senso di appartenenza, il
nostro capitale umano, il nostro orgoglio, e dall’altro quella di formare la
consapevolezza culturale, filosofica e politica di una nuova classe dirigente
politica, partendo proprio dal mezzogiorno».
Non è mancato, nel
soffermarsi con i cronisti, un riferimento ai rapporti con il governatore pugliese,Michele Emiliano, alla luce delle recenti
tensioni col referendum antitrivelle. «Abbiamo
opinioni diverse, ma c’è un rapporto importante – ha ribadito l’ex sindaco
di Firenze –. Presto, dopo aver
verificato alcuni interventi, firmeremo anche il Patto per la Puglia».
Soddisfatto, a
margine dell’intervento di Renzi, anche il sindaco
Michele Abbaticchio.
«Oggi,
in quanto delegato alla pianificazione strategica della Città metropolitana, ho
realizzato il mio lavoro ed il mio contributo –
ha commentato il primo cittadino di Bitonto –. Il Patto è stato sottoscritto in tempi record, ha comportato una
progettazione importante. La città di Bitonto è stata trattata all’altezza del
suo ruolo e della sua importanza nella Città metropolitana, che si vede non
solo per la sua storia ma per essere il collegamento tra Bari e Altamura. È
stata definita la città dei due parchi, Lama Balice e Alta Murgia, ed ha una collocazione importante per l’asset
strategico del turismo dell’intera area».
Presente l’onorevole del Partito Democratico, Alberto Losacco.
«Renzi è giunto a Bari per completare il Patto per il
Sud, che resta la grande priorità del Governo nazionale, e firmare il Patto per
la città metropolitana di Bari – ha
spiegato il parlamentare dem –. Non il
solito sperpero di denaro pubblico con inutili investimenti a pioggia, ma una
serie mirata e definita di progetti da realizzare nei tempi previsti. Gli
investimenti riguardano le infrastrutture, ambiente, energia, anagrafe, servizi
sociali, agenzia per la casa, job center e anche grande attenzione per i
processi di rigenerazione urbana e territoriale, in special modo per le aree
urbane degradate. Inoltre, in sintonia con il nuovo corso del Ministero della Cultura
e del Turismo, sarà varata la messa in rete dei contenitori culturali nei 41
comuni dell’area metropolitana».