«Per aiutare le famiglie bisognose di alcuni settori, si abbandonano le famiglie bisognose di altri settori, come quelle che vivono dai settori della cultura, dell’arte e del turismo. Non dimentichiamo che ci sono aziende che hanno investito in questi campi e c’è chi ha messo su anche famiglia, sperando in un futuro roseo e, invece, oggi si vede dimenticato dallo stato italiano. Mi rammarica notare che non ci sono forze politiche che prendano a cuore questo settore e che provino a dare ad esso pari dignità».
La denuncia è del consigliere Giuseppe Maiorano (Italia in Comune), che così ha commentato i tagli alle spese per cultura, turismo e teatro sanciti dalle variazioni di bilancio portate ieri in consiglio comunale.
Tagli che, come ha sottolineato l’assessore al ramo Rino Mangini, «servono per far fronte a situazioni di disagio di numerose famiglie».
«L’emendamento è figlio della necessità di sostenere gli acuisti di famiglie che hanno avuto svantaggi economici dalla situazione in atto» ha spiegato l’assessore al Bilancio Domenico Nacci, illustrando anche le variazioni fatte a salvaguardia della pubblica incolumità chieste dalla Polizia Locale e le variazioni fatte in urgenza per ottenere contributi regionali a fine locativo, per sostenere canoni e per costituire un’agenzia per la casa: «Abbiamo dovuto farlo in urgenza per non perdere la possibilità di utilizzare quei fondi».
E, commentando il terzo punto, sull’assestamento generale di bilancio, ha aggiunto: «Abbiamo chiesto di rivedere gli impegni anche per verificare la possibilità di intraprendere iniziative per la comunità, per i commercianti e per le famiglie più bisognose».