La lunga discussione che ha caratterizzato il Consiglio comunale di insediamento
di Giuseppe Maiorano al posto del dimissionario
consigliere Paolo Intini, si è conclusa
proprio con il discorso del neo arrivato, al suo primo intervento ufficiale in
aula.
Di seguito riportiamo integralmente il discorso di insediamento di Maiorano,
nel quale annuncia la sua intenzione di proseguire nel solco tracciato dal suo predecessore,
e sprona l’Amministrazione ad essere più aperta al coinvolgimento del lavoro della
minoranza.
«E’ con massimo orgoglio che mi accingo a rivolgermi
al Consiglio Comunale della nostra amata Bitonto. Sono stato chiamato a
ricoprire il ruolo di Consigliere Comunale. Questo privilegio mi emoziona
profondamente e mi rende consapevole della responsabilità che questa carica
comporta, innanzitutto rappresentare i cittadini tutti.
Rivolgendomi al Sindaco, Consiglieri Comunali e agli
Assessori, in questo momento importante ed entusiasmante della mia vita, posso
dire che ho deciso di accettare la nomina a consigliere comunale al fine di
svolgere delle funzioni istituzionali, offrendo il mio impegno e il meglio di
me stesso, secondo le mie capacità.
Assicuro che la mia modesta azione sarà improntata al
proseguimento dell’azione posta in essere dal Consigliere Comunale Prof. Paolo
Intini, del quale ho presente le sue parole, riportate nella nota di dimissioni
:
“Sono stato orgoglioso di aver
ricoperto la carica di consigliere comunale di questa città, nella quale sono
nato e ho sempre vissuto e di essermi battuto nel limite delle mie possibilità
per dare dignità e forza a questa importante assemblea elettiva”.
Del comunicato del consigliere uscente
Paolo Intini, rilasciata agli organi di stampa, mi preme evidenziarvi l’ultimo capoverso, che così recita:
“Mi conforta che il mio “testimone”
vada nelle mani di chi è già pronto al prosieguo di un’azione avviata e
disponibile a confermare e perfezionare uno stile già tracciato”.
Non vi nascondo che il solo pensiero di
dover raccogliere un tale testimone se da un lato mi ha inorgoglito, dall’altro
mi ha fatto prendere subito coscienza del reale spessore e peso di questa
consegna che racchiude un periodo di metà mandato, speso, come lui stesso
scrive: “ad esaminare e studiare le
proposte della maggioranza, per elaborarne eventuali altre alternative e
possibilmente migliorative per l’intera cittadinanza”.
Le linee guida tracciate dal
consigliere Paolo Intini sono chiare perché ricalcano esattamente quelli che
sono i compiti di un consigliere di
minoranza. Non è possibile, pertanto, disattenderle. Equivarrebbe a venir
meno ai miei doveri istituzionali ed anche deludere le aspettative di chi,
fuori da questo consesso, aspetta che l’opera del consigliere Intini non sia
vanificata.
E per l’occasione, vorrei ricordare a
me stesso, prima, che l’importante ruolo di un consigliere di minoranza non è
soltanto quello di “vigilare”
sull’operato di una Amministrazione, ma anche quello di suggerire, dare una
mano, nell’interesse della cittadinanza. Spesso però accade che chi detiene lo
scettro del comando è sordo a qualsiasi tipo di confronto, di dialogo, contravvenendo
a ciò che è il suo dovere morale: ascoltare e favorire la partecipazione anche
di coloro che siedono al di là “delle barricate”. Questo è stato, almeno
sinora.
La mia speranza, il mio augurio è che i
varchi si aprano. Qualsiasi tipo di apertura può solo partorire benefici, non
certo per questo o quel politico, ma per l’intera comunità a cui non
interessano le beghe politiche, le dispute ideologiche o le varie diatribe su
come amministrare, ma fatti concreti che apportino un po’ di serenità nel già
tanto travagliato ménage di ogni giorno.
Il
vero nemico da combattere non è l’opposizione, ma è lì fuori, fuori dalle mura
di questo palazzo, nelle nostre periferie, nelle vie del centro storico, negli
apparati inadeguati, nelle evidenti disfunzioni amministrative, in tutto ciò
che può nuocere ad uno solo dei nostri concittadini. Il nemico da combattere è
l’indigenza di tante famiglie, è la paura del buio che ha ammantato il futuro
dei giovani e meno giovani, è il terrore di non farcela ad onorare i propri
impegni di tanti titolari di esercizi e chi più ne ha, più ne metta.
Ora io mi chiedo, e lo faccio ora, nel
mio primo giorno di insediamento, che democrazia è mai la nostra se, nella
gestione della cosa pubblica, non si permette la partecipazione di menti che
molto potrebbero dare e fare per una
città che ha bisogno, in questo particolare contesto storico, economico e
sociale, dell’operato di tutte le forze poste in campo, che la stessa
cittadinanza ha voluto mettere in campo, quando ha espletato il suo diritto al
voto?
Nel momento del voto, se non ricordo
male, è stata coniata l’espressione “Siamo
tutti sindaco”, interessante e suggestiva come idea che sarebbe opportuno
ripescare. A me basterebbe che il
Sindaco, a tutti gli effetti, fosse anche il sindaco di un consigliere di
minoranza, il mio sindaco, permettendomi di esercitare anche le mie
prerogative.
L’atteggiamento scorretto e di noncuranza tenuto sino ad oggi da questa Amministrazione nel non rispondere o
averlo fatto in modo approssimato, alle tante interrogazioni poste dal
consigliere Paolo Intini e da altri, non ha prodotto alcun beneficio alla
cittadinanza che aspetta, con pazienza, che si faccia chiarezza su alcuni interventi
comunali posti in essere da questa Amministrazione comunale, ivi comprese le
gestioni affidate a terzi di beni pubblici comunali (vengono in mente ad
esempio: cimitero, piscina comunale, impianti sportivi e teatro comunale).
Le dimissioni del consigliere Intini,
peraltro già annunciate nella seconda missiva al Prefetto di Bari, e
coerentemente poste in essere, sono una sconfitta della maggioranza. Questa è
la mia chiave di lettura e quella di tanti cittadini che hanno conosciuto
l’integrità e la statura morale dell’amico Paolo. Non è certo un rimprovero il
mio, ma una presa d’atto di un saldo convincimento.
Dichiaro
la mia disponibilità ad esercitare questo mio nuovo ruolo nello stesso solco
tracciato dal mio predecessore. Ribadisco che la mia posizione politica sarà da
subito di condivisione con quella espressa dalla minoranza in questo Consiglio
Comunale, in particolare con il Partito Democratico.
A
chiusura di questo mio intervento, sento di ringraziare di cuore tutti coloro
della Lista Intini che mi hanno sostenuto e che oggi mi vedono a fare parte di
questo Consiglio Comunale».
Al
termine, il consigliere Maiorano ha letto a tutta l’assise il comunicato del consigliere uscente Paolo Intini.