L’ultima puntata di questa storia è datata 30 dicembre 2020, allorchè il comandante della polizia locale, Gaetano Paciullo, ha deliberato un impegno di spesa di 35mila euro “per il riconoscimento delle spettanze alla “S.I.S.” S.r.l. riferite al corrente anno 2020, a fronte dell’attività di accertamento eseguita dagli ausiliari della sosta nelle aree blu”. La S.I.S è quella società sita in Mantignana di Corciano, vicino Perugia, che gestisce da anni (ininterrottamente) tutte le aree di sosta a pagamento del territorio comunale. La somma è derivante dal fatto che, in base a precisi contratti firmati, per il servizio di accertamento delle violazioni al Codice della strada nelle zone blu, si è stabilito un corrispettivo pari a 9,80 euro per l’accertamento elevato e reso valido.
Fin qui nulla di particolare, ma in questa storia iniziata oltre 20 anni fa, ci sono (almeno) due aspetti che andrebbero valutati. E migliorati.
Il primo è che non si capisce per quale motivo, infatti, si continui a ritardare la nuova gara d’appalto per l’affidamento del servizio – si attende da quattro anni – e il secondo è che il servizio stesso andrebbe rafforzato e modernizzato, considerato che non è possibile ancora – diversamente da come accade in altri Comuni vicini – pagare con carta di credito ai parchimetri sparsi qua e là, oppure prenotare la sosta tramite App apposita.
Partiamo dall’inizio, allora.
Tutto parte dal lontano 22 maggio 1998. L’allora Giunta comunale del sindaco Umberto Kuhtz decide di istituire, in via sperimentale, zone di sosta e parcheggio a pagamento in città. Una svolta clamorosa che ha successo, tanto è vero che poi, negli anni successivi, con le due amministrazioni di Nicola Pice, le zone di sosta a pagamento incrementano e crescono. E, soprattutto, l’adozione diventa definitiva.
Lo si legge con la delibera di Giunta del 26 novembre 2002, quando, tra le altre cose, l’assessore alla polizia municipale Giovanni Rossiello riferisce che “è intendimento affidare la gestione dei parcheggi a pagamento a cooperative giovanili in modo da ridurre il fenomeno della non occupazione in attesa dell’affidamento”, ma nel frattempo il tutto è affidato alla polizia locale, “con l’ausilio della rete di distribuzione del grattino tramite gli esercizi commerciali”.
Nel 2003, poi, sempre la prima amministrazione targata Nicola Pice, sceglie la strada dell’installazione dei parcometri “per razionalizzare il sistema”.
Nel 2004, poi, accadono due cose. Da un lato, – 5 agosto 2004 – vengono individuate le tariffe applicabili per la sosta, dall’altro, poi, e arriviamo al 28 ottobre, la gestione è affidata, in via sperimentale, alla S.I.S srl. Affidamento che le viene rinnovato nel luglio 2006 per altri anni.
Si arriva, poi, agli anni più recenti. Nel gennaio 2014, a seguito di una nuova gara, la gestione è sempre affidata alla suddetta ditta umbra, ma con un periodo limitato: dal 2 aprile 2014 al 1° aprile 2015. In base al Capitolato, però, l’affidamento è prorogato per altri due anni, cioè fino al 1°aprile 2017.
Il 31 marzo 2017, l’esecutivo di Michele Abbaticchio approva l’Atto di indirizzo che incaricava sempre il comandante Gaetano Paciullo di “avviare le procedure di gara per la gestione delle aree di sosta a pagamento per la durata di anni uno, prorogabile per ulteriori anni 2”.
Cinque giorni dopo, però – è il 5 aprile 2017 – dalla polizia municipale arriva una “proroga tecnica per mesi sei (dal 2 aprile al 2 ottobre 2017), nelle more di predisposizione della gara d’appalto”. Il 3 ottobre dello stesso anno è concessa ancora una proroga di ulteriori quattro mesi “(dal 3 ottobre al 2 febbraio 2018) per consentire l’espletamento della gara e la continuazione del servizio”.
Peccato, però, che questa gara non sia mai stata fatta, e chissà quando verrà effettuata.