No alla svendita dei due immobili societari dell’Azienda servizi vari.
È l’ultima novità che emerge nel processo di liquidazione dell’Asv, mandata in pensione dal 1°agosto con l’arrivo della Sanb, e che da qualche mese sta affrontando l’ultimo capitolo, il più doloroso, della sua 50ennale e oltre attività.
Succede, infatti, che con apposita delibera di Giunta di mercoledì, convocata 24ore prima dell’assemblea degli azionisti, il sindaco Michele Abbaticchio ha dato il suo dissenso alla messa in vendita dei due immobili dell’ex gestore di igiene urbana della città con i costi esposti nel bilancio d’esercizio aziendale, perché convinto che si possano cedere a un prezzo superiore.
Si tratta, in modo particolare, da un lato di un fabbricato ubicato tra via Traetta e via Cappuccini, attualmente – si legge nella perizia effettuata – “in completo abbandono, con aperture murate salvo che nella parte sud ove è presente un ampio cancello, attualmente bloccato per evitare intromissioni da parte di terzi” e che, quindi, “nella logica di procedere alla alienazione, la soluzione economicamente più conveniente per la successiva trasformazione, debba portare alla previsione di demolizione dell’intero corpo di fabbrica” e realizzare due palazzine.
L’altro, invece, è l’immobile che si trova sulla strada provinciale 231 al km 5+400, dalla superficie di oltre 16.200 mq e che presenta, essenzialmente, un capannone con una serie di uffici e un terreno agricolo, ed è utilizzato quale deposito di automezzi, attrezzature e materiali.
Ebbene, stando alle perizie effettuate dal liquidatore, il fabbricato di via Traetta avrebbe un valore di 1milione e 350mila euro (anche se fino a tre anni fa ne valeva di più), mentre quello sulla ex ss.98 ancora meno, e cioè 1.180.000,00 euro (due anni fa erano 1.750.000,00).
Il primo cittadino, però, ha detto no a queste valutazioni, convinto che “il valore di realizzo di questi beni può essere notevolmente superiore al costo esposto nel bilancio d’esercizio per l’influenza di fenomeni monetari e di mercato, specie quando il loro acquisto risale a epoca anteriore alla liquidazione di diversi anni”, e quindi ha chiesto di rivederle.