Le sacre immagini dei Misteri, che sfileranno nella solenne processione del primo mattino del venerdì santo, sono state restaurate e supervisionate dalla Ditta Studio d’arte e restauro di Valerio Jacarrino e Giuseppe Zingaro di Andria.
«Le statue denunciavano un attacco di tarli –ci ha spiegato il dott. Antonio Sicolo, esperto in beni culturali- che, soprattutto, nell’immagine di Cristo Portacroce, più conosciuto come Cristo che va al Calvario, aveva all’interno della testa un alveo enorme di tarli che aveva creato una sorta di spugna per cui avrebbe causato un’instabilità statica».
Il restauro è stato finanziato dall’Arciconfraternita del SS. Rosario, custode degli antichi simulacri, e si è svolto da maggio a settembre dello scorso anno.
«Sono state restaurate completamente perché erano rimasti dei residui di cartapesta del precedente rifacimento estetico. In realtà, non si tratta di un rifacimento delle statue, ma è un levare tutti gli strati pittorici successivi alla loro cronologia d’esecuzione».
Il risultato del lavoro è stato presentato ai cittadini presso la Cappella dei Misteri della Chiesa di San Domenico, lo scorso 28 marzo.
Stiamo parlando di statue databili nella seconda metà del ‘600 e che hanno subito l’ultimo restauro nel 1999.
«Abbiamo, però, un documento che parla per la prima volta della processione dei Misteri nel 1714, quando furono restaurate dall’artista andriese Gaetano Frisardi».