Dal Segretario Generale Regionale Puglia UGL-FSP Polizia di Stato, Giuseppe Fabio Dimonte, riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Le parole del Ministro Minniti al termine del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica a Bari, ci rassicurano da una parte ma ci fanno sentire ancora una volta deboli. Le carenze in termini di risorse umane del personale del Commissariato di Bitonto sono croniche e ben conosciute da anni così come da tempo questa sigla sindacale ha denunciato a livello nazionale la drammatica situazione in cui operano gli agenti dei commissariati della provincia barese. In un territorio ad alta densità criminale dove la faida tra clan baresi è viva e vegeta da anni, la sola presenza di un Commissariato di Polizia con poco personale e senza neppure la presenza della Compagnia dei Carabinieri, con una sola volante a turno, non può certo garantire un controllo del territorio pervicace ed efficace. Se è vero che la prevenzione è meglio della repressione siamo di fronte ad una tragedia alla quale è necessario dare una risposta seria, efficiente ed efficace! Simili tragedie non possono e non devo accadere perché quell’anziana donna poteva essere una parente di ciascuno di noi! “Affermare presenza dello Stato ad ogni angolo della città” come dice il Ministro si può fare sicuramente con gli agenti ma si deve agire con un’azione politica vera che metta il cittadino per bene nelle condizioni di poter vivere serenamente ed il poliziotto di operare tranquillamente in sicurezza con norme chiare, precise ed efficaci!
La cultura della sicurezza deve prevalere sulle azioni di forza!
Anche a Foggia, come UGL – FSP Polizia di Stato abbiamo più volte lamentato carenze strutturali e di personale in un territorio dove la criminalità è prima un fatto culturale e sociale che di Polizia. Dove oltre alla criminalità locale esiste un’emergenza immigrazione e il C.A.R.A. di Borgo Mezzanone che potrebbe ospitare massimo 600 persone ne ospita attualmente circa 1000 e con grande preoccupazione come sindacato osserviamo la presenza di circa 3000 accampati in baraccopoli all’esterno dello stesso plesso.
Nei mesi scorsi questa segreteria regionale ha avuto modo di incontrare il Governatore Emiliano proprio per condividere con la massima autorità politica regionale temi relativi all’emergenza immigrazione (a Taranto con la presenza dell’Hotspot e a Bari con il CIE), alla prevenzione delle c.d. “stragi del sabato sera” e proprio in questi giorni di fine anno, le strade pugliesi sono state drammatico teatro di morte e dolore di giovani e giovanissimi vite spezzate. Ogni giovane che muore sulle nostre strade è una parte del nostro futuro che perdiamo. Quando gli operatori della stradale devono intervenire su tali stragi anche la loro stessa anima di poliziotto viene colpita e dilaniata dai sensi di colpa e la domanda che ci logora nella testa è “potremmo fare di più per evitare tutto questo?” . La nostra proposta come segreteria regionale è stata quella che la Regione possa dotare di etilometri le Questure pugliesi. E’ ora di affrontare in maniera sistematica, organizzata e pianificata le problematiche legate all’ordine pubblico e ai fenomeni criminali sia nell’area del Tavoliere che nell’area metropolitana barese.
Noi dell’UGL-FSP Polizia di Stato riteniamo che sia importante e primario quello di avere una Regione “più sicura”, con un modello di sicurezza fondato non solo sulla repressione dei fatti criminosi ma anche su una politica di prevenzione condivisa col sistema delle autonomie locali e dell’amministrazioni dello Stato. Ci piacerebbe la realizzazione e l’attivazione di uno specifico “Tavolo regionale per la legalità e la sicurezza” che costituisca un momento di incontro e coordinamento delle istituzioni locali, delle FF.OO. e i sindacati di Polizia, perché si possa garantire sia la sicurezza dei cittadini e contemporaneamente degli operatori stessi senza ledere i loro diritti a lavorare in sicurezza.
Sarebbe interessante e stimolante poter aprire un corso di formazione per gli operatori di Polizia con le Università pugliesi per corsi mirati in materia di politiche per la sicurezza al fine di realizzare figure professionali altamente specializzate per la realizzazione di un “Osservatorio permanente regionale sulla sicurezza, per l’analisi dei fenomeni criminali e di illegalità e per il coordinamento e lo sviluppo delle politiche regionali di informazione, ricerca, documentazione e formazione in materia di sicurezza che possa effettuare indagini sulla percezione della sicurezza dei cittadini pugliesi”.
Con l’auspicio che anche quest’azione non rimanga isolata ma si cominci a costruire una vera politica per la sicurezza dei cittadini e di tutta la comunità pugliese! Noi ci siamo!