Dalla Sez. Lega Salvini premier Bitonto riceviamo e pubblichiamo.
“Quella dell’Amministrazione Abbaticchio al Comune di Bitonto non è stata di certo una sana gestione delle risorse pubbliche”. Lo dichiara la sezione della Lega Salvini-Premier Bitonto, che interviene in maniera forte sulla nuova sentenza della Corte dei Conti che smaschera definitivamente la pessima condotta dell’Amministrazione e del dissesto finanziario le cui conseguenze, ricadranno sulla comunità dei Cittadini.
E senza mezzi termini la Lega Bitonto chiede le dimissioni del sindaco e della sua giunta. La situazione è letteralmente drammatica e l’unico rimedio sembra essere quello di rimandare tutti a casa per non votarli più. Si parla di due anni (2016, 2017), due bilanci consecutivi, che il Comune voleva far rientrare nel rispetto del Piano di riequilibrio ma che, invece, altro non hanno prodotto che nuovi debiti e per giunta (parte di questi) fuori bilancio, anche in coincidenza di adempimenti obbligatori per legge, inerenti servizi essenziali”.
Non si può sottovalutare la costante e “immotivata pratica del ricorso all’anticipazione di liquidità, che doveva servire solo per il pagamento dei debiti certi liquidi esigibili e che invece è stata adoperata in maniera non conforme alla legge. Responsabilità pesanti da addossare agli amministratori dell’Ente Comune di Bitonto, per aggravamento del dissesto”.
“Sono usciti soldi dal Comune, ma non sarebbero mai andati né nella direzione del pagamento del debito, né in quella del mantenimento in bilancio corrente dei servizi essenziali. La responsabilità degli amministratori prevede che sia necessario l’accertamento di un danno al patrimonio di un soggetto (ovvero una lesione “naturalistica”, e quindi misurabile, della sfera giuridica altrui), ma – si legge nel testo – la imputabilità di una condotta consistente in comportamenti omissivi o commissivi causativi di un danno in senso giuridico (la lesione del bilancio come “bene pubblico”) che si consuma in termini “diffusi”, ma altrettanto reali, sulla intera comunità di riferimento, con l’evidenza della dichiarazione del “dissesto”.
È inutile, dunque, dire che sono debiti fuori bilancio che appartengono agli anni ’90 e ad espropri di amministrazioni precedenti come ha riferito il sindaco alla stampa. All’interno della delibera della Corte dei Conti, infatti, viene citata la ricostruzione del capitale (ex art. 2447 c.c.) della partecipata SANB Spa (delibera C.C. n. 84 del 12.7.2019, comunicata con nota dell’8.10.2019), “in contrasto con la necessità segnalata di scongiurare la copertura di perdite e il ripianamento patrimoniale della società (relazione 2016) e con la rilevata assenza dei presupposti per la ricapitalizzazione in mancanza di un piano di risanamento (relazione 2017)”; stessa Sanb Spa verso cui è stato emesso un madatao di pagamento di € 31.915,02. A ciò si aggiunge anche la perdita di esercizio del Gal Nuovo Fior d’Olivi, di 872 euro e il vecchio Gal Fior d’Olivi, a tutt’oggi, “non ha ancora provveduto ad approvare il bilancio d’esercizio 2017”. Per finire la Corte dei Conti evidenzia il “contenzioso nei confronti del precedente concessionario delle attività di riscossione e accertamento delle entrate tributarie (Ce.ri.n. Srl) ai fini dell’ottenimento delle banche dati”.
Sono debiti che, quindi, prima o poi, qualcuno dovrà pagare e se il problema non viene risolto, finirà sulle spalle dei prossimi sindaci. Il sindaco della trasparenza e della legalità non può lasciare questo problema irrisolto”.