Osa definirsi la “poetessa
del sole” , che guarda con gli occhi di una bambina il mondo che si sbriciola
tra le righe dei suoi fogli bianchi.
Mariella
Cuoccio è nata e vive a Bitonto. Si è sempre distinta nel
campo letterario con produzioni narrative e poetiche e non mancano i
riconoscimenti. Infatti, ultimamente, ha partecipato alla prima edizione del premio di poesia “Casa Museo Alda Merini”, che si
è tenuta a Milano, ed è tra le
diciotto finaliste per la sezione B (poesia performativa-slam poetry).
Parteciperà alla gara che
avrà luogo l’8 ottobre presso,
appunto, la Casa Museo Merini a Milano.
«Essere arrivata in finale –ci racconta Mariella- è un
onore per me. Il mio curriculum si arricchirà con quest’esperienza unica che mi
farà conoscere bella gente e provare nuove emozioni da conservare nel cuore. Porterò
in alto il nome di Bitonto».
Il premio è stato ideato dalla Casa delle Arti – Spazio Alda Merini con il patrocinio del Comune di Milano e in collaborazione con la casa editrice La Vita Felice ed è nato
per sostenere e diffondere la poesia contemporanea scritta e performativa.
Inoltre, è stato presentato il 21 marzo scorso, durante la serata dedicata alla
Merini per l’anniversario della sua nascita e la giornata mondiale della
poesia.
«Le selezioni per la finale sono state svolte dalla giuria senza la
presenza dei poeti. Ho partecipato alla sezione della poesia performativa,
ovvero delle poesie caricate su Youtube. Ho voluto presentare: “Alla ricerca di
te”, “La vita oltre la vita” e “Un fiore rosso sangue”, declamata al convegno nazionale
del Convivio a Roma. Oltre a queste tre poesie-video, ne ho inviate altre dieci
formate solo dal testo».
Lo slam poetry prevede che
ogni concorrente abbia 3 minuti a disposizione in cui è ammesso solo l’uso
della voce e del linguaggio del corpo, quindi è vietato qualsiasi altro tipo di
accompagnamento come quello musicale. Ciascun poeta potrà liberamente scegliere
quali componimenti recitare.
«Il consiglio è quello di portare con se una ventina di poesie. Ho
scelto delle poesie su vari temi che mi stanno a cuore, come l’amore, la
ricerca di un figlio, la violenza sulle donne, l’Alzheimer o l’ambiente. I
componimenti non sono stati realizzati ad hoc per questa esperienza per i tempi
stringenti di consegna, ma sono tratti dalle mie tre pubblicazioni poetiche».
Inoltre, «non mi sono ispirata ad Alda Merini – ha concluso,
così, il racconto della sua esperienza ai nostri taccuini –, pur adorandola come poetessa. Infatti, molti versi ci accomunano, ma
si sa che ogni penna, come ciascun essere umano, è unica e irripetibile».
Il sole illumina con
diversa intensità e quotidianamente la bellezza, la stessa riversa nel cuore
della poetessa che, comunque vadano le cose, renderà orgogliosa la sua Bitonto.