È stata una cerimonia bellissima ed emozionante quella che ha fatto da preziosa cornice alla intitolazione della palestra dell’Istituto Comprensivo “Sylos” al compianto prof. Vincenzo Schiraldi.
Nel giardino antistante la struttura, campeggiavano i pannelli fotografici con le istantanee che illustravano il multiforme impegno del docente per la comunità bitontina ed erano la giusta introduzione ai vari interventi, che avrebbero restituito le splendide tessere del mosaico straordinario di dolcezza e bontà che è stata la vita di Vincenzo.
E, così, don Vito Piccinonna, parroco rettore della Basilica dei Santi Medici, ha fatto notare che custodire la memoria del prof ci fa sentire “nostalgia delle anime belle“.
Il sindaco Michele Abbaticchio ha espresso la ferma volontà dell’amministrazione di dedicare una parte importante della città a Vincenzo ed enumerato tutti i momenti in cui ha dialogato con Schiraldi, che aveva sempre una soluzione per qualsiasi problema.
Braccio destro in sede di Consulta dello sport e interlocutore al momento di confrontarsi sulla gestione delle strutture comunali, anche l’assessore allo sport Domenico Nacci ha sottolineato la grandezza del docente. Che rifulgeva per mitezza francescana e tenace concretezza, secondo il grato ricordo dell’ex preside Maria Luigia Salierno, pure voce lirica della serata.
L’attuale dirigente dell’istituto protagonista, Filomena Bruno, ha manifestato la sua gioia nel poter trasmettere ai ragazzi l’alto esempio del presidente della storica Volley Ball Bitonto, che, quarantacinque anni fa, fu investito della nobile missione da un’altra guida importante, il prof. Nicola Delvino, come ha raccontato “l’altra metà del cielo pallavolistico” cittadino, Vito Sasanelli.
A lumeggiare l’impegno pregno di gioia e passione nell’Accademia della Battaglia è stata l’anima della manifestazione, la professoressa Concetta Tota, che ha pure insistito sul fatto che tanta beneficenza è stata operata nel segno di Vincenzo, dopo quel maledetto giorno in cui il Covid lo ha strappato crudelmente a questa terra.
Lavoro incessante nelle Consulte e collaborazione nella realizzazione dei campi antincendio sono stati al centro delle rimembranze dell’avvocato Beppe Cazzolla, che ne ha ereditato il ruolo in sede di Forum.
Toccante e impeccabile il ritratto tracciato dal collega e poeta Egidio Colle.
Sempre in onore del prof, si è poi tenuta una significativa dimostrazione dell’uso del defibrillatore dalla insostituibile associazione “Amici del cuore – Giuseppe Albi”, coordinata da Andrea Ricci.
Infine, perfetta sintesi della giornata, a nome della famiglia, il commovente messaggio di gratitudine della figlia Anna, che ha pronunciato la parola magica che ha lastricato il cammino luminoso del papà: amore.
D’altronde, il testo della targa è lo specchio fedele del vissuto paradigmatico del pres galantuomo ammirato da tutta la Fipav nazionale: “...ha accompagnato tante generazioni di giovani nella crescita secondo valori di onestà, rettitudine e rispetto degli altri“.
Insomma, tutto è sembrato andare per il verso giusto, splendidi componimenti inclusi del summentovato Colle, Lucia Ciliberti e Marco Loiodice.
Eppure, all’inizio s’era temuto che l’evento potesse essere compromesso dalla pioggia. Era successo, infatti, che qualche goccia era sdrucciolata perigliosa giù dalla volta cinerea.
Nulla da temere.
Era successo che il cielo non aveva potuto trattenere le sue lacrime, ma, subito dopo, si era rasserenato, perché Vincenzo si era accoccolato sul ciglio di una nuvoletta a forma di sorriso e aveva chiamato a sé l’angioletto più bello della schiera di bimbi pronti ad una partita di minivolley fra le stelle: “Vieni qui, Pierpà, guardiamoci tutti questi amici che ci vogliono bene...”.