Dalla sezione locale del Partito Democratico riceviamo e pubblichiamo.
Cari amici di Progresso Democratico,
abbiamo letto la vostra lettera in cui ci chiedete, in sostanza, di sostenere
l’Amministrazione. Ma una domanda sorge spontanea: come è possibile condividere
il percorso politico di un’amministrazione che:
– aumenta indiscriminatamente la tassazione. Lo
spiegherete voi ai cittadini perché si aumentano le imposte e non si
riducono gli sprechi?
– non si costituisce parte civile nei
processi contro la criminalità locale (si veda il processo contro la gang che
seminò terrore in via Verdi con scene da Far West);
– spende circa 800.000 euro per un Park&Ride inutile;
– dimentica le periferie, ormai abbandonate a se stesse (l’unico cantiere
avviato in 167 è eredità della giunta Pice);
– in settori chiave, come l’ urbanistica e i lavori pubblici cambia tre
assessori e che a meno di 18 mesi dalla fine del mandato cerca di mettere le pezze;
– chiede di portare sotto la propria ala il Maria Cristina promettendo di
risolvere l’emergenza liquidità finanziaria, ma dopo diversi mesi si registrano
ancora 8 mesi di mancati stipendi ai dipendenti;
– scarica molte delle sue inefficienze sul governo Renzi di cui voi siete
sostenitori.
E ci fermiamo qui. La città sappia che
voi, sostenendo l’Amministrazione, vi impegnate a condividere tutto ciò.
Rispetto al dialogo con il Sindaco, che
voi sollecitate, forse è utile per tutti rendere pubblica un’informazione.
Il 18 gennaio scorso, dopo numerosi
contatti informali, una nutrita delegazione del PD di Bitonto, guidata dal
Segretario Vaccaro e dal capogruppo Ricci, incontrò presso palazzo Gentile il
primo cittadino a sua volta accompagnato dall’allora assessore Vito Masciale e
dal consigliere comunale Francesco Cuoccio. L’incontro aveva come oggetto
l’eventuale ricomposizione del centrosinistra a Bitonto.
Come PD ponemmo al Sindaco questi punti
fermi (concordati anche con la Segreteria Provinciale):
1. Azzeramento dell’attuale giunta
politica per dar vita ad una nuovo governo per la città;
2. Definizione di un programma di fine
mandato con le seguenti priorità: revisione delle politiche fiscali, sblocco
dell’urbanistica, migliore gestione dei rifiuti, non autorizzazione di una
nuova discarica a Bitonto;
3. Nessun posto in organi di governo e sottogoverno per il PD;
Il Sindaco sembrò convenire con le
nostre proposte dicendoci che ne avrebbe discusso con la sua maggioranza. Da
allora non abbiamo ricevuto altri riscontri atteso che i punti su elencati
rimangono delle condizioni non trattabili.
La linea del PD di Bitonto risponde alle
esigenze dei cittadini. Non ci sono “grandi capi” a cui rispondere,
né poltrone a cui siamo interessati. Se si riuscisse a risolvere i problemi
della città che abbiamo più volte evidenziato, saremmo tra i primi sostenitori
dell’Amministrazione. Ma con queste premesse proprio no.