Dopo anni di buio, di mancanza totale di rappresentanti in seno ai massimi consessi politici, Bitonto torna ad essere protagonista proprio nella tanta osteggiata Città Metropolitana di Bari.
Dalle acque torbide di una riforma folle, studiata a tavolino da qualche mente serafica, tra voti ponderati, schede arcobaleno e nessuna possibilità di dar voce al popolo, escono sorridenti entrambi i candidati bitontini, volti diversi dell’anima di centrosinistra ancora lacerata dall’elezione comunale del 2012.
Il Sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, è il primo dei non baresi, con i suoi oltre 6000 “voti ponderati”. Un successo indiscutibile quello del primo cittadino, che è riuscito ad esportare trionfalmente il modello civico, vittorioso alle elezioni di due anni fa, anche a livello provinciale.
I “cantieri dal basso” hanno funzionato, le maestranze hanno adempiuto il loro dovere certosino, e l’indiscutibile capomastro può raccogliere un successo personale che certifica ancora, per chi ne avesse bisogno o non se ne fosse nemmeno accorto, come Abbaticchio si sia ritagliato ormai un ruolo di primo piano anche al di fuori di Porta Baresana (o piazza Cavour per gli amanti e/o nemici della movida che ha resuscitato Bitonto).
L’altro dato inequivocabile è che dopo sei anni anche il Partito Democratico è tornato a ruggire, azzeccando finalmente una mossa. Non poteva che farlo con il principe delle preferenze, Franco Natilla, cuore socialista, ottimo sesto con i 4053 “voti ponderati” a suo favore. Anche per Natilla un primato: è il primo degli eletti tra i consiglieri comunali candidati non baresi.
Sapiente la scelta di puntare su Natilla, che si è guadagnato sul campo i “gradi” grazie alla costante attenzione e all’esperienza pluriennale che serviranno moltissimo alla nascente Città Metropolitana, di cui francamente si sa ancora troppo poco.
Abbaticchio e Natilla, paradossi della politica, siederanno nella stessa maggioranza di centrosinistra nel consiglio metropolitano, ma continueranno la loro epica sfida a distanza per le questioni cittadine e politiche. L’ormai imminente scadenza delle primarie per la scelta del candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Puglia, infatti, rappresenterà un nuovo banco di prova dello scontro tra il Partito Democratico ed il progetto civico di Abbaticchio, orientato quest’ultimo – secondo rumors più o meno forti – verso Michele Emiliano, segretario regionale del Pd che trova nel suo partito, a Bitonto, qualche malumore di troppo.
Questa però è un’altra storia, ancora tutta da scrivere.
In questo rompicapo l’unico dato certo è che Bitonto torna ad avere voce in capitolo nelle stanze che contano. Ed è tanta roba.
Ad Abbaticchio e Natilla il compito di non deludere le aspettative e di difendere storia, cultura, tradizioni ed identità di una città fin troppo depauperata in questi anni da scelte politiche, interessi personali e poltronite acuta. La malattia che è costata alla nostra città la perdita di tanti servizi di primaria importanza.